Capitale europea della cultura

Matera: uno sviluppo civile e spirituale è possibile

Chi vive a Matera forse non si rende pienamente conto della ricchezza che questo evento significa ma, ora che ci siamo, tutti i cittadini hanno preso consapevolezza della bellezza e del fascino di una Città millenaria, che da quelle grotte scavate nella roccia calcarea ci giungono voci, profumi, lamenti e grida di gioia di una umanità che di generazione in generazione ha dato a noi oggi la consegna del meglio che l’uomo abbia potuto coltivare: l’umano. Nell’epoca di una crisi antropologica inaudita Matera ci racconta che non tutto è perduto, che l’uomo ha valori e risorse che possono dare una svolta alla storia

Il momento tanto atteso è arrivato e la Città è pronta per accogliere e per offrire all’Europa e al mondo la sua magia.
Chi vive a Matera forse non si rende pienamente conto della ricchezza che questo evento significa ma, ora che ci siamo, tutti i cittadini hanno preso consapevolezza della bellezza e del fascino di una Città millenaria, che da quelle grotte scavate nella roccia calcarea ci giungono voci, profumi, lamenti e grida di gioia di una umanità che di generazione in generazione ha dato a noi oggi la consegna del meglio che l’uomo abbia potuto coltivare: l’umano.
Nell’epoca di una crisi antropologica inaudita Matera ci racconta che non tutto è perduto, che l’uomo ha valori e risorse che possono dare una svolta alla storia.

Mi piace pensare e augurare all’Europa e al mondo che da Matera si levi un sussulto di speranza, di umanità, di spiritualità, perché nell’uomo che dalle caverne, dal neolitico, ininterrottamente si è evoluto fino al 5G si è incarnato il soffio di Dio e la Carne di Cristo.

Dalla “vergogna” il “riscatto”. La “vergogna” erano solo le condizioni poco igieniche e di estrema povertà e miseria in cui la gente viveva nei Sassi, mai, però, la mancanza di dignità e di valori, che hanno permesso a quella gente di vivere e di dare un futuro ai propri figli. Il “riscatto” è non solo la promozione di una Città, il suo apparire ed essere sovraesposta alle telecamere; il “riscatto” è ancora una volta la dignità con cui Matera racconta al mondo che uno sviluppo umano, civile, economico, culturale e spirituale è possibile.

Tutto questo lo raccontano i tanti volontari, le scuole, le comunità parrocchiali, gli amministratori, la Caritas che oggi hanno aperto le porte per accogliere le bande musicali e per condividere la gioia di un nuovo inizio per la Città e per tutti i cittadini e il territorio circostante.

Lo racconta anche la Chiesa che in questo anno vive il Sinodo per rinnovarsi alla luce del Vangelo e della cultura dell’umano e attraverso il progetto “i Cammini” ad opera del Parco ecclesiale Terre di Luce, per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle Chiese di Basilicata.
Lo racconta tutta l’Italia che si riconosce in Matera e che attraverso la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, delle Tv e di tanti giornalisti dicono all’Italia tutta che uno sviluppo umano è possibile.​​​​​​​