“Chi mangia questo pane vivrà in eterno”. La realtà più spaventosa ed enigmatica con la quale l’uomo è da sempre chiamato a confrontarsi è la realtà della propria finitudine. Ogni uomo è chiamato ad affrontare questo passaggio ineludibile, tuttavia come recita la liturgia; “se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consola la promessa dell’immortalità futura”. Oggi, Solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore, ci viene offerto il cibo dell’immortalità che accompagna ogni uomo durante tutto il suo esodo terreno fino alla terra promessa. In questa Domenica la liturgia ci indica nell’Eucaristia il cibo senza in quale l’uomo non può camminare. La nostra aspirazione umana è quella di conservare, di voler gestire la nostra vita nel presente e anche nel futuro. Dio invece ci chiede di affidare tutto a lui e di camminare con lui, lasciando che sia la sua grazia a guidare i nostri passi. Al centro del cammino di ogni cristiano c’è la comunione con lui, questa comunione ci lega in modo indissolubile a Gesù e tra di noi, ci inserisce infatti nella grande comunità dei redenti. Di questa comunione ci parla Paolo nella seconda lettura tratta dalla prima lettera ai Corinzi. Egli afferma che il calice e il pane ci introducono nella comunione con la carne viva di Gesù Cristo. Ancora una volta è la Chiesa a introdurci attraverso il suo insegnamento al cuore dell’Eucaristia, nel catechismo della Chiesa cattolica si legge infatti; “L’Eucaristia è fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua “. Da questo mistero insondabile nasce il vero bene per tutta la Chiesa, anzi nasce e cresce la Chiesa stessa. Non è infatti la Chiesa a generare l’Eucaristia ma è da essa generata, custodita e guidata. Così anche noi, ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice, siamo generati, custoditi e guidati da Dio in Cristo Gesù.