Nm 6, 22-27; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21
I pastori vanno e verificano che il fatto del bambino nella mangiatoia è proprio avvenuto. Questa è l’esperienza e il cammino della fede: contemplare la scena con Maria, sentire l’annuncio del significato e credere che è per noi.
I pastori esortano ad andare a vedere cosa è accaduto: andiamo a vedere se è vero quello che dicevano le voci di angeli. Andiamo a vedere questa Parola che il Signore ci ha fatto conoscere; la fede non è solo sentire delle notizie, bisogna andare a vedere se sono vere, prenderle sul serio, provare a viverle. Sapere che in quel bambino è Dio.
Andarono in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia. Il segno è un bambino. Non trovarono altro che un bambino segno di bisogno, fragilità, piccolezza. Dio si presenta così e Maria ne è la madre. Somma povertà ed estremo bisogno mostrano un Dio che è amore e l’amore vive quando è ri-amato.
Maria è madre di Dio perché con la sua fede e con il suo grembo ha accolto e generato una persona che è Dio, Dio vero da Dio vero, il figlio eterno di Dio Padre fatto uomo nel tempo. Sommamente vicina a Dio e, nello stesso tempo, una di noi. In quanto madre di Dio, Maria è costantemente rivolta al Figlio con lo sguardo, il pensiero, il cuore e tutta se stessa. Ha contemplato Gesù fin dalla sua nascita, con stupore e adorazione. Vien da chiedere alla Madre che c’insegni a stare con Gesù, che ci comunichi una scintilla del suo atteggiamento di adorazione e insieme d’indicibile tenerezza.
Anche Paolo parla di Maria e la dice essenziale alla salvezza perché il Figlio di Dio è nato da donna per darci l’adozione a figli. Quel "nato da donna" è l’unico cenno paolino su Maria; unico, ma non secondario, perché il Figlio ha preso carne e sangue nel seno di quella "donna". Senza di lei il Cristo non sarebbe venuto in mezzo a noi e noi non saremmo diventati "figli di Dio".
Quarantasette anni fa Paolo VI scelse questo giorno per farne la Giornata mondiale della pace. Il tema di quest’anno – la prima di Papa Francesco – è: "Fraternità, fondamento e via per la pace". Chi ci convincerà se non il Bambino accanto a quella Donna e a quel Giusto?
Angelo Sceppacerca