Rinnovamento carismatico cattolico: Sacrofano, eletto il nuovo Servizio nazionale di comunione

Faranno parte del Snc per i prossimi quattro anni: Ciro Fusco, Mirko Pettinacci, Maria Pasquarelli, Giuseppe Contaldo, Anna Leonetti, Michele Rossatti, Griselda Ciclista, Corrado Sergio Di Gennaro, don Pasqualino di Dio, Alessandro Ruo Rui, Mariano Benzi, Alessandro Rutigliano, Michele Ragone, Daniela Giorla, don César Alejandro Pluchinotta

(Foto Griselda Ciclista)

La terza Assemblea nazionale per leader/servitori delle realtà del Rinnovamento carismatico cattolico (Rcc), tenutasi a Sacrofano (Rm) il 16 e il 17 novembre, ha visto una partecipazione attiva e significativa di rappresentanti e membri di comunità e gruppi di preghiera, sul tema “Uno solo è il Signore” (1 Cor. 12,5). Questo incontro, organizzato dal Snc – Charis Italia presso l’Istituto Fraterna Domus, ha avuto come obiettivo principale l’elezione del nuovo Servizio nazionale di comunione, oltre alla promozione di una maggiore unità tra le varie realtà carismatiche.

Venerdì 15, antecedente l’assemblea, approfittando di un loro soggiorno a Roma, alcuni membri della Commissione per le Comunità del Cisc, il Consiglio internazionale Charis hanno voluto incontrare diverse comunità per conoscerle e condividere il lavoro affidato dal Santo Padre a Charis. Sono intervenuti insieme a Pino Scafuro, moderatore di Charis, Shayne Bennett (Australia), coordinatore della commissione, Tony Laureys (Belgio), rappresentante per l’Europa e guida della comunità ecumenica la “Spada dello Spirito”, Fred Adrian Mawanda, rappresentante per l’Africa di lingua inglese, ed Elisabeth Namusoke, rappresentante delle comunità, quest’ultimi entrambi provenienti dall’Uganda. La necessità di sostenere e assistere le comunità in difficoltà è stata identificata come uno dei compiti prioritari, ispirandosi all’esperienza delle prime comunità cristiane. Inoltre, è stata sottolineata la bellezza della chiamata all’unità dei cristiani, esortando i partecipanti a superare le fratture e le divisioni attraverso l’azione dello Spirito Santo. Un’immagine potente utilizzata per spiegare questo concetto è stata quella del Kintsugi, l’antica arte giapponese che trasforma rottami di ceramica in opere d’arte, utilizzando un collante misto a metalli preziosi. Lo Spirito Santo è il prezioso collante che può trasformare le ferite che le realtà si sono procurate nel loro cammino in segni di bellezza e comunione.

Sabato 16, un gruppo musicale composto da membri di diverse realtà ha creato un’atmosfera di intensa spiritualità, coinvolgendo i partecipanti in preghiera. Successivamente, il card. Matteo Zuppi, in un video messaggio rivolto ai partecipanti, ha sottolineato il tema dell’incontro, “Uno solo è il Signore”: “È essenziale che ogni membro della Chiesa, pur mantenendo la propria specificità e il proprio carisma, contribuisca a costruire un’unità che rifletta l’amore di Cristo”. L’invito che è emerso è chiaro e attuale:

“Amiamo la Chiesa e sentiamoci in comunione con essa perché Uno solo è il Signore!”.

(Foto Griselda Ciclista)

Nella seconda parte della mattinata, gli interventi di Mario Landi e Maria Pasquarelli, membri del Snc, hanno offerto approfondimenti significativi. Mario Landi, in particolare, si è concentrato sul tema del Rinnovamento carismatico cattolico, esplorando le dinamiche di sinodalità e la dimensione carismatica nella vita della Chiesa. Le sue osservazioni possono essere riassunte in punti chiave che mettono in evidenza la rilevanza della corresponsabilità dei laici, il riconoscimento dei carismi come doni dello Spirito Santo e come diversità vocazionale e l’importanza di un ascolto inclusivo. “La comunità ecclesiale è chiamata a essere unita nella missione, riflettendo il corpo di Cristo”, ha detto Landi. Le parole e l’orientamento di Papa Francesco sono state centrali nel suo discorso, suggerendo una visione profetica della Chiesa in cammino verso l’unità e la missione, dove la comunione è essenziale e le diversità sono valorizzate. Sono state rimarcate la dignità battesimale, come ribadito dal Concilio Vaticano II, fondamentale per valorizzare ogni contributo all’interno della comunità e la maturità ecclesiale, ossia la continua formazione nella fede, entrambe necessarie per vivere in modo autentico e missionario le sfide contemporanee e rinnovare il proprio impegno missionario all’interno della Chiesa. “Carismi e sinodalità devono operare insieme per costruire una Chiesa più inclusiva e viva”.

Maria Pasquarelli nel suo intervento ha tracciato una riflessione sulla storia del Movimento del Rinnovamento carismatico cattolico in Italia, evidenziando sia i successi iniziali che le divisioni che sono emerse nel corso del tempo. Ha sottolineato come la riconciliazione e il rinnovato spirito di unità tra i vari gruppi carismatici sono visti come segni positivi della crescita recente spirituale. L’intervento ha messo in luce che grazie a Charis e alla creazione dei Servizi nazionali di comunione, è stata possibile una nuova fase di unità e di comunione, che ha dato modo allo Spirito Santo di guidare le realtà carismatiche verso un percorso comune. Questo processo è considerato fondamentale per raggiungere una piena maturità fraterna, un elemento essenziale per essere una Chiesa in cammino. Un traguardo che rappresenta un frutto atteso da tempo, per il quale esprimere gratitudine all’“Unico Dio che opera tutto in tutti”.

Nel tardo pomeriggio si sono svolte le elezioni per la costituzione del nuovo Servizio nazionale di comunione. Faranno parte del Snc per i prossimi quattro anni: Ciro Fusco, Mirko Pettinacci, Maria Pasquarelli, Giuseppe Contaldo, Anna Leonetti, Michele Rossatti, Griselda Ciclista, Corrado Sergio Di Gennaro, don Pasqualino di Dio, Alessandro Ruo Rui, Mariano Benzi, Alessandro Rutigliano, Michele Ragone, Daniela Giorla, don César Alejandro Pluchinotta. Il rappresentante dei giovani (under 30) sarà eletto a breve da un forum di giovani delle diverse realtà. Lo stile dei rappresentanti del nuovo Servizio nazionale di comunione (Snc), come sottolineato da Ciro Fusco nel suo discorso conclusivo, deve rimanere quello di servitori umili.

(Foto Griselda Ciclista)

Durante la giornata di domenica 17, sono stati vissuti momenti significativi, tra cui una partecipata preghiera comunitaria carismatica sui rappresentanti stessi del Snc e la celebrazione eucaristica guidata da mons. Dario Gervasi, segretario aggiunto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Durante l’omelia, mons. Gervasi ha rimarcato che anche dalle divisioni possono nascere frutti positivi e che è giunto il tempo di ricercare unità. Ha sottolineato come Charis rappresenti un’opportunità per rivivere la comunione nello Spirito che ha caratterizzato i primi tempi di cammino del Rinnovamento carismatico. “L’unità – ha spiegato – è fondamentale poiché porta luce, gioia e conversione, ed è un elemento essenziale per un’efficace evangelizzazione”. Mons. Gervasi ha invitato tutti a impegnarsi nel ritrovare l’unità degli intenti, elemento cruciale anche per rievangelizzare con metodi innovativi, recuperando la freschezza che solo lo Spirito Santo può donare. Ha descritto il contesto attuale come un mondo segnato da macerie e conflitti, esortando a chiedere il dono dell’unità per la Chiesa e per il mondo. Ha infine invitato tutti a coltivare il desiderio della venuta di Dio nel proprio cuore, per vivere questo periodo come un’attesa feconda e ricca di speranza.

(*) a cura di Griselda Ciclista

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