Papa Francesco: “Il mondo, segnato da guerre e divisioni, ha più che mai bisogno di pace”

Papa Francesco ha terminato l’udienza generale di questa mattina con un nuovo accorato appello: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele. Che ci sia la pace!”. E nel giorno in cui si commemora san Pio X, ha rivolto un pensiero speciale ai catechisti: “Sono, in alcune parti del mondo, i primi a portare avanti la fede. Preghiamo oggi per i catechisti, che il Signore li faccia coraggiosi”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il nostro mondo, segnato da guerre e divisioni, ha più che mai bisogno dei frutti dello Spirito Santo. A partire dalle vostre famiglie e dai vostri ambienti di lavoro, portate nella vostra vita quotidiana amore, pace e bontà”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, rivolgendosi ai pellegrini polacchi presenti in Aula Paolo VI per l’udienza generale. “Le vostre preghiere per l’intercessione della Madonna di Jasna Góra, alla quale così numerosi vi recate in pellegrinaggio a piedi in queste settimane – ha quindi aggiunto -, concedano al mondo il dono della tanto desiderata pace. Vi affido alla materna protezione di Maria e benedico la vostra Patria!”. Il Papa ha la pace nel cuore e ha terminato oggi l’udienza del mercoledì con un nuovo e accorato appello: “Per favore, non dimentichiamo la martoriata Ucraina che soffre tanto. Non dimentichiamo il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. E non dimentichiamo la Palestina e Israele. Che ci sia la pace!”.

Nell’udienza generale di questa mattina Papa Francesco ha continuato il ciclo di catechesi su “Lo Spirito e la Sposa” e ha incentrato la sua meditazione sul Battesimo di Gesù nel Giordano e, in particolare, sul simbolo dell’olio. L’unzione – ha spiegato il Papa – “ci fa profumo e anche una persona che vive con gioia la sua missione profuma la Chiesa, la comunità, la famiglia, di questo profumo spirituale”. “Sappiamo che, purtroppo, a volte i cristiani non diffondono il profumo di Cristo, ma il cattivo odore del proprio peccato”, ha proseguito il Santo Padre che, lasciando il testo scritto, a braccio ha detto: “Non dimentichiamo mai che il peccato ci allontana da Gesù. Il diavolo – non dimenticate questo – di solito entra dalle tasche. State attenti”. “Questo, tuttavia – ha quindi proseguito – non deve distoglierci dall’impegno di realizzare, per quanto possiamo e ognuno nel proprio ambiente, questa vocazione sublime di essere il buon odore di Cristo nel mondo. Il profumo di Cristo si sprigiona dai ‘frutti dello Spirito’, che sono ‘amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé’”. “Che bello trovare una persona che vive queste virtù”, ha aggiunto il Santo Padre. “Una persona con amore, una persona gioiosa, una persona che crea la pace, una persona magnanima, non tirchia, una persona benevola che accoglie tutti. Una persona buona. È bello trovare una persona buona, fedele, mite che non sia orgogliosa”. Trovare persone così, è “una fragranza dello Spirito Santo”. “Chiediamo allo Spirito Santo che ci faccia più consapevoli, unti da Lui”.

Nei saluti in lingua italiana, il Papa ha rivolto un pensiero speciale ai catechisti. “Oggi – ha detto – commemorazione di San Pio X, in tante parti del mondo, si celebra il giorno del catechista. Pensiamo ai nostri catechisti, alle nostre catechiste che portano avanti tanto lavoro e sono, in alcune parti del mondo, i primi a portare avanti la fede. Preghiamo oggi per i catechisti, che il Signore li faccia coraggiosi e possano andare avanti”.

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