Il Vangelo, Gesù, le donne

Una comunità in crisi perché la grande attesa del ritorno si prolungava è uno dei centri focali della narrazione di Luca nel suo Vangelo e nella “continuazione” negli Atti degli apostoli, come viene messo in evidenza in  “Atti degli apostoli – Lettere cattoliche – Ebrei e Apocalisse” (Ancora, 1274 pagine, 60 euro). Un’operazione che tenta di ricostruire l’atmosfera di questa attesa, nella affascinante ma difficile impresa di raggiungere lettori nuovi e vecchi. Soprattutto tenendo conto della dimensione femminile

Foto Calvarese/SIR

Una comunità in crisi perché la grande attesa del ritorno si prolungava è uno dei centri focali della narrazione di Luca nel suo Vangelo e nella “continuazione” negli Atti degli apostoli, come viene messo in evidenza in  “Atti degli apostoli – Lettere cattoliche – Ebrei e Apocalisse” (Ancora, 1274 pagine, 60 euro). Un’operazione che tenta, attraverso una lingua più adatta al nostro oggi e agli strumenti dell’analisi testuale, di ricostruire l’atmosfera di questa attesa, nella affascinante ma difficile impresa di raggiungere lettori nuovi e vecchi. Soprattutto tenendo conto della dimensione femminile: questo lavoro è infatti opera di un gruppo di bibliste italiane che porta a compimento un lungo cammino, iniziato nel 2015 con i Vangeli e continuato cinque anni dopo con le Lettere di Paolo.

Coordinate da Rosanna Virgili, le studiose Elena Bosetti, Annalisa Guida, Rosalba Manes, Marida Nicolaci, Cloe Taddei Ferretti si confrontano con la traduzione, mettendo in atto, ed è questa l’operazione più necessaria, una serie di interventi esplicativi, organizzativi, orientativi per un lettore che non sempre è esperto della materia e magari inizia o riprende un percorso interrotto da molto tempo.

Nel suo excursus finale, dall’intrigante titolo di “Matrix. Se la Chiesa è donna”, la coordinatrice disloca la scena a partire dalla “prima ‘residenza’ della comunità cristiana”, che vede il suo apice in Maria, la madre di Dio, che, come ha scritto Papa Francesco, “è più importante dei vescovi”.

La fede attraverso l’umiltà e la povertà, figure apparentemente minimali come la “straniera e prostituta Raab” vanno oltre il “prima” mitologico pagano e si inseriscono in comunità in cui uomini e donne mettevano in comune lavoro, guadagno e attenzione verso i poveri. La presenza delle diaconie nei luoghi dell’impero è la prova di come la Chiesa antica non fosse solo culto, ma anche comunità attiva.

Quello che colpisce in questo lavoro è certamente la proposta di una nuova lettura della donna nelle opere affrontate, ma anche la ricerca di radici che vanno oltre le fonti più citate e attingono o ne sfiorano altre, come “Il pastore di Erma”, storia della apparizione di una donna che diviene guida nel cammino verso la fede cristiana.

La stessa fascinazione dell’Apocalisse è letta da Nicolaci in modo interdisciplinare, con riferimenti alle origini dei termini e con le “cristofanie”, racconti delle apparizioni di Gesù dopo la crocifissione, continuando con le ricostruzioni biografiche della vita e della vera identità del Giovanni autore dell’ultimo libro del Nuovo Testamento.

Una accurata ricerca sul significato dei numeri e le attribuzioni apparentemente contraddittorie del Cristo (Leone di Giuda ma anche agnello) e una ricostruzione storica dei rapporti tra ebrei, romani e nascenti comunità cristiane sono parte intrigante di un lavoro che riporta all’attenzione del lettore una delle più affascinanti opere neotestamentarie.

Merito del volume è anche quello di aver presentato la sconosciuta – per i non addetti ai lavori – lettera di Giuda, a cura di Elena Bosetti, e di aver reso praticabile a tutti gli Atti degli apostoli, opera che, come abbiamo detto in apertura, narra anche lo smarrimento di una attesa non ancora realizzata, quella della parusia, il ritorno del Signore. Ricostruzione di un periodo di riorganizzazione di una comunità di uomini e donne, una sorta di racconto di origini come quelli della Bibbia ebraica, avverte giustamente l’autrice del capitolo.

Un progetto davvero difficile e meritorio, perché ripropone narrazioni essenziali per la cristianità attraverso non solo un linguaggio semplice e esplicativo, ma anche una nuova sensibilità che ci rimanda alla grande importanza delle figure femminili nel cuore del racconto delle origini cristiane.

Altri articoli in Chiesa

Chiesa