Quattro anni fa concludeva il suo pellegrinaggio terreno Carlo Casini e sono onorato di condividere la mia testimonianza sulla sua vita di fede e di difensore della dignità della vita.
Indelebile rimane nel mio animo l’incontro che ebbi con lui qualche mese prima della sua morte avvenuta il 23 marzo 2020. Durante la visita a casa sua per portargli i conforti della fede, sentii il bisogno di esprimergli la gratitudine della nostra diocesi di Roma e di tutta la Chiesa per la sua instancabile missione a difesa della vita. Fu un incontro commovente. Pur non potendo più parlare da tempo, il suo sguardo luminoso e i suoi occhi comunicavano la gioia dell’incontro, culminato nella preghiera e nella comunione al Corpo di Cristo.
Sapevo che Carlo era innamorato dell’Eucarestia, diventata praticamente il suo unico nutrimento nell’ultimo anno di vita terrena. Mi diceva il sacerdote che gli portava la Santa Comunione ogni giorno che Carlo gli confidava spesso queste parole: “L’Eucaristia è la mia vita. La vita che io vivo, e che desidero sia amata, rispettata e difesa, non esisterebbe senza l’Eucaristia. Tutta la Messa è per me un fiume che sgorga dalla liturgia. Un fiume che lava, purifica, ripristina, fonda, costruisce il mio rapporto con Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Per me al termine della Messa non c’è cesura tra il prima e il dopo; sono io, proprio io, con i miei orari, i miei impegni e i miei perché. L’Eucaristia mi ricolma di ogni bene, è un’unione costante e per sempre”.
Sappiamo che Carlo Casini, giurista, magistrato, politico e docente italiano, è stato un protagonista nell’impegno a difesa dei valori derivanti dall’umanesimo cristiano, cattolici e dei diritti umani, soprattutto per quanto riguarda il diritto alla vita. La sua presidenza del Movimento per la vita italiano, l’attività parlamentare nazionale ed europea, il suo spendersi per costituire la Federazione “One of Us” ne testimoniano il profondo impegno. Carlo Casini è stato un difensore della vita umana in ogni sua fase, opponendosi fermamente all’aborto e all’eutanasia. Il suo impegno si è manifestato sia nelle attività politiche che nella presidenza del Movimento per la vita, dove ha lavorato instancabilmente per promuovere una cultura della vita e contrastare qualsiasi forma di violazione della dignità umana. In questo contesto va ricordata anche la campagna europea da lui promossa “Uno di noi”.
La lotta di Carlo contro la Sla ha aggiunto un elemento alla sua testimonianza di vita. La malattia ha rafforzato la sua fede e il suo attaccamento all’Eucaristia come fonte di consolazione e sostegno. La sua testimonianza diventa così un faro di speranza per coloro che affrontano le avversità, mostrando che la fede e la partecipazione all’Eucaristia possono donare una forza che va oltre le limitazioni fisiche.
Desidero ricordare che Carlo Casini ha anche condiviso una profonda amicizia con San Giovanni Paolo II, che lo ha sostenuto nelle sue battaglie a favore della vita. La vita di Carlo Casini è per noi una testimonianza tangibile di come la fede possa trasformare e orientare la vita di una persona, anche nelle sfide più difficili.
* vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma