Oltre 90 pagine per raccontare la vita dei focolari nel mondo e l’impegno a favorire il dialogo tra le Chiese, tra le religioni e le culture, nelle sfide globali e nelle Istituzioni. Il Movimento dei Focolari ha pubblicato e presentato martedì 20 febbraio a Roma il suo secondo bilancio di missione definito “Bilancio di Comunione” centrato quest’anno sul tema del “Dialogo”. Si tratta di una panoramica delle attività e delle iniziative promosse dal Movimento nel mondo nell’anno 2022. Il Bilancio passa in rassegna le migliaia di iniziative promosse in vari paesi, dalle scuole di formazione al dialogo alle attività ecumeniche, ai simposi. Vengono presentati progetti e attività corredati da foto provenienti da tutti gli angoli del pianeta. Sono iniziative varie portate avanti insieme a leader e seguaci di altre religioni, dagli ebrei, ai musulmani, ai buddisti fino all’induismo. E ancora dialoghi e progetti in campo culturale che coinvolgono operatori in diversi ambiti, dalla sanità alla sociologia, all’economia, all’arte, al diritto e all’ecologia. Il “dialogo nelle sfide globali” porta i membri del Movimento dei Focolari ad impegnarsi nelle carceri, nei quartieri e nelle periferie a rischio, nei flussi migratori, nei luoghi lacerati dalle guerre, come in Siria e in Ucraina, a fianco delle popolazioni colpite dalle catastrofi naturali. Nel capitolo “Dialoghi nelle istituzioni”, si racconta che in Italia, per esempio, a seguito di un convegno ospitato in una delle aule del Parlamento è stato istituito un intergruppo parlamentare che lavorerà a soluzioni comuni nel rispondere sulla dispersione scolastica e le povertà educative.
“La pubblicazione di questo Bilancio di Comunione – scrive la presidente dei Focolari Margaret Karram nella introduzione – avviene in un tempo difficile e molto doloroso per l’umanità. Siamo tutti sgomenti di fronte alle guerre e ai conflitti che sconvolgono la vita di milioni di persone in tanti Paesi: dall’Europa, al Medio Oriente, a diverse nazioni africane e asiatiche. Tutto questo, insieme ad altre sfide globali come povertà, disuguaglianze sociali, polarizzazioni, mette a dura prova la nostra speranza di pace”. Allo stesso tempo – osserva Karram – sono tanti, anche se spesso sconosciuti e nascosti, gli avvenimenti e le azioni di solidarietà che avvicinano persone di fedi, culture e tradizioni diverse”. “Oggi – aggiunge la presidente – è urgente creare spazi di incontro per abbattere pregiudizi e divisioni, favorire un ascolto profondo, instaurare relazioni autentiche e incrementare una cultura del dialogo, che diventi sempre più stile di convivenza delle persone e dei popoli”.
Il Bilancio di comunione – spiega Ruperto Battiston, consigliere per l’aspetto dell’Economia e Lavoro del Centro Internazionale del Movimento – è per noi uno strumento per condividere tutte le attività che nel mondo si fanno nel nome del Movimento dei Focolari e con la comunione dei beni di tutti i membri e le donazioni di quanti desiderano sostenere le attività. È anche uno strumento che ci aiuta a dire il bene che si fa e a mettere in luce ciò che di positivo cerchiamo di attuare per favorire la fraternità universale”. “Essere “In Dialogo” è la caratteristica di ogni persona e di ogni progetto che si riconosce nel Movimento dei Focolari o si ispira alla sua spiritualità”, si legge nel documento presentato oggi. “Non solo un fare quindi, ma un vivere sostenuto e sostanziato dall’ascolto, dall’accoglienza, dalla compassione, dalla carità, dalla misericordia”, da uno stile di vita che può essere sintetizzato nel principio cardine di ogni cultura e religione: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Un popolo – quello dei Focolari – che laddove si trova, si impegna a promuovere iniziative personali e comunitarie per “sanare le ferite delle divisioni e delle polarizzazioni e avanzare nel cammino della fraternità evangelica”.