Natale, mai dire Natale, ma diciamo che siamo diventati come il Natale, non in un presepio tradizionale ma in quello vivente fatto di persone che camminano, scappano, piangono, soffrono, e sperano. Un Natale quest’anno che corre veloce come le fibre ottiche, scorre veloce e quasi scompare, se non stai attento ad ascoltare la voce degli angeli che cantano : Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Dio ama. La bellezza del Natale è che siamo amati, cosi come siamo, e Dio ci aspetta nella greppia o in una stalla, dietro un angolo nascosto di una grande città: un senzatetto che mi chiede la carità di un sorriso e di uno sguardo proprio come i pastori, che guardano attoniti il prodigio di un Bambino povero appena nato.
E’ Natale sempre Natale quando non ti stanchi di cercare e di sperare, e di consolare qualcuno che non vuole piangere da solo.
Natale, ancora tra dramma e stupore, una ninna nanna che accarezza le mie orecchie e mi aiuta a rilassarmi, per non pensare al male e alle guerre del mondo che uccidono i bambini deposti sulle mangiatoie di presepi indesiderati e scomodi. E’ Natale per chi sta in ospedale e non sa quanto dura, ma che ti regala con un sorriso la forza e la speranza di combattere per la vita. E’ Natale per chi attende un lavoro e non si arrende perché chi persevera non perde mai le occasioni giuste. Natale in famiglia, Natale per chi non ha famiglia, per chi fa fatica a perdonare qualcuno con cui non si parla da anni.. Natale per chi non ha soldi, chi è appesantito da un benessere forzato che ci vuole tutti uguali. Diciamo che siamo a Natale per fare un passo indietro e rimetterci a camminare per andare oltre, superare i confini dei pregiudizi e scoprire Dio in ogni persona umana di qualsiasi tipo e ceto condizione e situazione. Dio è sempre li che non punta il dito sui diversi, gli irregolari e i cattivi ma dispensa perdono a chi cambia direzione, a chi con umiltà e sincerità si volge a lui come i pastori erranti dispersi nel buio di false certezze… Siamo tutti bisognosi di andare a trovarlo e di fare Natale…
Non dire Natale, ma che che ho voglia di rinascere con Lui, rinascere nella speranza e nella possibilità di poter sperimentare con un abbraccio che sei ancora vivo e non sei disabituato all’amore. E’ sempre Natale per chi non smette di vedere il bene anche dal male, per chi sa scovare la luce nelle crepe, e per chi non smette di vivere anche mentre sta per morire. E’ Natale non soffriamo più, ma offriamo come Gesù tutto ciò che abbiamo e siamo. In questo meraviglioso scambio tra Dio e l’uomo possiamo dire che è veramente Natale, auguri.