(da Fatima) “Vorrei chiedere ai giovani di non smettere mai di sognare la pace”. Sono le prime parole che il card. Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, pronuncia al Sir dopo aver presieduto una messa sul sagrato del Santuario di Fatima alla presenza di migliaia di giovani, di passaggio qui prima di raggiungere Lisbona e la Gmg. Sabato 5 agosto arriverà a Fatima anche Papa Francesco che ha voluto aggiungere questa tappa al suo programma della Gmg per pregare in modo speciale Maria per la fine della guerra nel cuore dell’Europa e in diverse parti del mondo.
Cosa possono fare i giovani per la pace?
Possono influenzare oggi le generazioni che le hanno precedute e quelle che verranno domani affinché anche loro mantengano vivo il sogno della pace. Papa Giovanni XXIII In Pacem in Terris ha detto che la pace è un frutto. Significa che non arriviamo alla pace senza intraprendere dei passi. Sono i passi della giustizia, della verità, dell’amore e del rispetto per la dignità umana. Vogliamo la pace? Compiamo questi passi.
Papa Francesco verrà qui proprio per implorare il dono della pace. Perché Fatima?
Per la presenza del messaggio della Madonna di Fatima che ha chiesto di pregare per la conversione dei cuori. Non c’è pace senza la conversione dei cuori, degli atteggiamenti, delle priorità. Sappiamo che i conflitti hanno radici e chiedere la conversione dei cuori significa affrontare le cause più profonde della mancanza di pace. Ma abbiamo bisogno della grazia del Signore. Perché solo lo Spirito Santo può toccare direttamente i cuori.
Mentre il mondo dei giovani è riunito qui in questi giorni a Lisbona, in tante parti del mondo continuano a cadere missili e mietere vittime. Davvero lei crede che la Madonna possa fare qualcosa?
Nel Vangelo, Maria è una presenza che assicura la pace. Prendiamo il momento della crocifissione di Gesù Cristo. C’è angoscia, buio, mancanza di pace. C’è una violenza perpetrata contro una persona innocente. E c’è anche il tradimento degli amici che avevano promesso di rimanere fedeli, ma hanno lasciato Gesù solo. Maria è rimasta. Lei è la garanzia della pace perché ci dice, ieri come anche oggi, che non lascerà mai l’umanità nel buio della guerra.