“Se ci sono delle parole che più di altre possono servire a descrivere la Gmg di Lisbona queste sono ‘generosità’ e ‘accoglienza’. La capitale portoghese sta aprendo le sue braccia ai giovani in arrivo. Generosità e accoglienza sono due tratti distintivi del nostro popolo”.
Così mons. Américo Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona e presidente della Fondazione Gmg 2023, racconta al Sir i preparativi per la Giornata mondiale della Gioventù che si svolgerà a Lisbona dal 1° al 6 agosto prossimo. Inizialmente prevista per il 2022, a causa della pandemia la Gmg era stata posticipata di un anno da Papa Francesco. Debellato il Covid, ma con la guerra russo-ucraina in corso sul suolo europeo, la Gmg torna nel Vecchio Continente, dopo quella di Cracovia nel 2016, e la parentesi centroamericana di Panama nel gennaio del 2019.
Eccellenza, che Gmg sarà quella di Lisbona?
Sarà la Gmg dell’incontro. Il tema scelto da Papa Francesco, “Maria si alzò e andò in fretta”, tratto dal Vangelo di Luca, ci indica proprio il movimento di andare incontro a qualcuno. Alzarsi è anche il verbo usato nelle Scritture per indicare la Resurrezione. La Gmg di Lisbona, allora, vuole essere una spinta ai giovani ad alzarsi e andare incontro agli altri. Un messaggio ancora più significativo se si pensa che questa è la prima Gmg del post pandemia. Veniamo da un tempo in cui siamo stati costretti a restare lontani gli uni dagli altri. Questa Gmg può dare un cambio di passo ai nostri giovani. Dall’annuncio, a Panama nel 2019, della Gmg di Lisbona a oggi abbiamo visto di tutto: la pandemia, la crisi economica, la guerra in Europa tra Russia e Ucraina. Sentiamo la grande aspettativa del Pontefice per questo evento. Ci stiamo impegnando al massimo affinché questa Giornata sia un tempo privilegiato per voltare pagina con i giovani veri protagonisti di questo cambio. Lavoriamo perché Lisbona possa essere l’inizio, per le nuove generazioni, di un tempo nuovo nel quale poter tornare a esprimere sogni e speranze di futuro.
Poco fa ha parlato di aspettative di Papa Francesco per questa Gmg. Quali sono?
La Giornata di Lisbona cercherà di venire incontro ai sogni e ai desideri del Papa per questo evento, tra tutti quello che la Gmg sia davvero un incontro dei giovani con Cristo. I giovani saranno i veri protagonisti. Stiamo preparando un evento capace anche di raccogliere non solo le loro aspirazioni ma anche le loro preoccupazioni, i loro problemi. La crisi economica, la guerra, la pandemia hanno provocato nei giovani molta solitudine. Noi vogliamo dire loro che non sono soli. A Lisbona, siamo certi, potranno vivere una grande esperienza di incontro con Gesù, il Papa e i loro coetanei.
Quanti sono i giovani che finora si sono iscritti alla Gmg?
Al 30 marzo i giovani che avevano completato la prima fase dell’iscrizione erano 568.201. Gli iscritti italiani, sempre allo stesso giorno, erano 43.211, secondo gruppo più numerosi dopo gli spagnoli. Ora sulla base dell’esperienza delle Gmg precedenti si può stimare che il numero potrebbe raddoppiare, se non triplicare, alla Veglia del sabato e alla Messa finale della domenica. Per ciò che ci riguarda stiamo lavorando per accogliere almeno un milione di giovani da 180 paesi del mondo, compresi russi e ucraini. I vescovi al momento sono oltre 200, ma saranno sicuramente di più, mentre per i sacerdoti occorre attendere le iscrizioni perché verranno tutti con i giovani. Alla Gmg aspettiamo anche giovani di altre denominazioni cristiane e di altre fedi, come musulmani. È un invito aperto a tutti per conoscere e essere conosciuti.
Prevedete molti iscritti dal Continente africano? La vicinanza geografica oltreché storica del Portogallo ad alcuni Paesi africani potrebbe favorire la loro partecipazione?
Aspettiamo moltissimi giovani soprattutto da Angola, Mozambico, Guinea Bissau, Capo Verde e São Tomé e Príncipe, che sono paesi lusofoni. Come accaduto anche nelle altre edizioni delle Gmg internazionali è stato attivato il fondo di solidarietà del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita la cui ‘Sezione Giovani’ prepara le edizioni internazionali della Giornata Mondiale della Gioventù. Questo ci permetterà di promuovere la partecipazione di tanti giovani che hanno meno possibilità di arrivare a Lisbona.
Alla preparazione tecnico-organizzativa della Gmg si affianca quella spirituale incarnata, in particolare, nel Pellegrinaggio dei simboli della Giornata, la Croce e l’icona mariana, che sta toccando tutte le diocesi portoghesi…
Il pellegrinaggio dei simboli della Gmg, ha da poco lasciato la diocesi di Aveiro. In questo mese di aprile sarà nella diocesi di Coimbra, poi a Fatima in maggio, a Santarem in giugno e infine a Lisbona. Il pellegrinaggio è partito l’8 luglio di 2 anni fa da Luanda in Angola. Sto personalmente accompagnando questo cammino e credo si tratti del segno più bello della Gmg perché sto vedendo la ricchezza di fede di tanti giovani. Sono loro il frutto vero della Gmg. Tuttavia non posso non notare la fragilità delle strutture pastorali che dovrebbero accoglierli. Li vedo portare la Croce e l’Icona di Maria in ogni luogo, tra i loro coetanei, negli ospedali, nelle carceri, nelle caserme, nelle scuole, ovunque. Portano speranza in quelle periferie esistenziali e geografiche dove spesso nessuno si reca.
Con quali risposte?
Una tra tutte: lo scorso febbraio abbiamo siglato un protocollo di collaborazione con la Direzione generale del reinserimento e dei servizi penitenziari (Dgrsp), per la costruzione di 150 confessionali che saranno utilizzati per la Gmg. Si tratta di un progetto che mira a coinvolgere i detenuti che scontano la pena nelle carceri di Coimbra, Paços de Ferreira e Porto, nella preparazione della Giornata e a promuovere il loro reinserimento sociale, dopo la scarcerazione. Nelle carceri ho visto i volti trasfigurati dei detenuti davanti alla Croce e all’icona di Maria.
Un coro di persone sorde ad animare le celebrazioni papali, un sito in 5 lingue, la Fiera delle Vocazioni, il festival della Gioventù, la Città della Gioia e altre iniziative messe in campo dal Comitato organizzatore locale (Col) di Lisbona si affiancheranno ad un altro momento topico della Gmg, i Giorni nelle diocesi (dal 26 al 31 luglio), che precedono il programma papale e che celebreranno i gemellaggi tra le diocesi portoghesi e quelle di altri Paesi. A che punto è l’organizzazione?
Va detto che le diocesi di Lisbona, Setubal e Santarem non faranno accoglienza nelle diocesi perché dovranno ospitare i giovani durante il programma della Gmg, dal 1 al 6 agosto. Nelle altre diocesi e in quella dell’Ordinariato militare arriveranno centinaia di migliaia di giovani, al momento sono circa 200mila, per i gemellaggi. Lo scopo delle Giornate delle diocesi è l’integrazione dei giovani provenienti da tutto il mondo nelle comunità parrocchiali portoghesi. È un tempo durante il quale i partecipanti potranno conoscere meglio il territorio che li accoglie, nonché la Chiesa locale e le sue specificità, soggiornando in famiglia, in strutture parrocchiali o pubbliche, per avere una nuova esperienza di Chiesa. Stiamo preparando un programma con cinque pilastri: accoglienza, scoperta, missione, culture e invio.
Uno dei temi cari a Papa Francesco è quello della Custodia del Creato: sarà una Gmg sostenibile nella scia della Laudato si’?
Sarà una Gmg ‘green’: stiamo piantando migliaia di alberi per rendere questo evento sostenibile a livello economico, ambientale ed ecologico. Alla fine di marzo nella diocesi di Aveiro sono stati piantati 1000 alberi autoctoni dedicati alla Gmg. L’iniziativa è nata come risposta agli incendi dello scorso anno che hanno gravemente colpito la zona. Ma è anche una risposta alla sfida globale del piantare alberi lanciata dal Comitato organizzatore locale della Gmg in collaborazione con la Global Tree Initiative (Gti), per compensare parte dell’impronta ambientale generata durante l’evento papale. Ad oggi sono già più di 7.300 gli alberi dedicati alla Gmg Lisbona 2023, già piantati in varie parti del mondo. Inoltre vorrei aggiungere che il luogo dove si svolgeranno la Veglia e la Messa finale, subito dopo la chiusura della Gmg, diventerà un parco verde di 50 ettari aperto al pubblico. Si tratta di una ex area industriale recuperata a suo tempo per l’Expo 1998. Ora questo risanamento sarà portato a compimento per la Gmg e l’area tornerà a disposizione della città. Questo parco sarà l’eredità della Gmg per Lisbona. Ma c’è ancora un altro aspetto che vorrei evidenziare…
Quale?
Lisbona sarà anche la prima Gmg dei nativi digitali, perché la gran parte dei partecipanti è nata e cresciuta in corrispondenza con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche. Anche per questo non avremo pubblicazioni cartacee relative alla Gmg ma solo in digitale. Faciliteremo, inoltre, lo smaltimento dei rifiuti: stiamo lavorando per ridurre gli imballaggi dei kit di alimentazione dei giovani.
Lisbona chiama Fatima: sarà una Gmg dal sapore mariano. In che modo il santuario mariano sarà coinvolto nel programma della Gmg?
Il Papa certamente si recherà a Fatima, ma non sappiamo ancora quando. Probabilmente quella sarà una occasione per il Pontefice per incontrare non solo i giovani, ma anche tanti altri fedeli che potranno così dimostrargli il loro affetto. Fatima è un luogo centrale per la Gmg. I giovani vi confluiranno lungo tutta la durata dell’evento e anche dopo. Ma si sta pensando anche ad altro. Ma è presto per parlarne (sorride, ndr.). La Gmg di Lisbona sarà provocatoria e missionaria. Il tema invita tutti ad alzarci, come Maria che si muove per andare incontro ad Elisabetta. Così facendo porta Gesù a incontrare la cugina Elisabetta e il figlio, Giovanni Battista, che portava nel grembo. In questo incontro a ‘4’ sono riassunte le necessità materiali e le aspirazioni spirituali dei giovani che a Lisbona troveranno accoglienza.