Domenica 20 novembre, solennità di Cristo Re, si celebra, per il secondo anno, la Gmg diocesana. Il 22 novembre del 2020 Papa Francesco annunciò il trasferimento, dopo 35 anni dalla sua istituzione, della celebrazione diocesana della Gmg dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Cristo Re. Una decisione assunta dal Pontefice per rilanciare la Gmg nelle Chiese locali. In quella occasione ci fu anche il passaggio dei simboli della Gmg, la Croce e l’icona mariana Salus Populi Romani, dai giovani di Panama a quelli portoghesi. Proprio a Lisbona, dall’1 al 6 agosto, si svolgerà la Gmg internazionale, sul tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39).
Le iniziative nelle diocesi. Sono tante le iniziative messe in campo dalle diocesi, in primis quella del Papa, Roma, che ha scelto il santuario mariano del Divino Amore per convocare i suoi giovani tra sabato 19 e domenica 20 novembre. Una serata e una notte tra festa, arte, fede e sport. All’alba del 20 novembre, la Messa finale presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. Eventi analoghi si svolgeranno in moltissime diocesi in Italia e nel mondo. Da Singapore, per esempio, arriva la notizia di una Messa celebrata on line cui sono stati invitati tutti i giovani asiatici. In Brasile la Gmg locale è stata invece celebrata con qualche settimana in anticipo.
“L’importante – dichiara al Sir padre João Chagas, responsabile della Sezione giovani nel Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita – è che in questa data venga data un’attenzione particolare ai giovani, che si preghi per loro in comunione con il Papa, e si lancino iniziative e campagne di comunicazione sulla Gmg per condividere testimonianze, azioni concrete e storie di comunione spirituale”. A riguardo il Dicastero, insieme a Caritas Internationalis e il Comitato Organizzativo Locale (Col) della Gmg di Lisbona 2023, ha lanciato l’hashtag #AriseandGo, che riprende il tema del Messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della Gioventù 2022-2023 “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). È stato diffuso anche un video della celebrazione del 20 novembre, messo a disposizione delle Conferenze episcopali, dei Sinodi delle Chiese Patriarcali e Arcivescovili Maggiori, delle diocesi e eparchie, dei movimenti ecclesiali e associazioni.
Tra le iniziative, particolarmente significativa è quella di Caritas Internationalis che ha lanciato un programma di sette giorni denominato “Coltivare la solidarietà: dalla preghiera all’azione”. Partita con una Messa online per la Giornata mondiale dei Poveri, si concluderà il 20 novembre con un Rosario online per celebrare proprio la Gmg. La recita sarà aperta dalle riflessioni di padre Chagas. Ogni giorno, sul sito di Caritas Internationalis, vengono resi disponibili preghiere e suggerimenti fondati sulla metodologia ‘Vedere/Giudicare/Agire’ che incoraggiano la riflessione sul tema della povertà e ispirano, secondo il sacerdote, “azioni semplici ma efficaci per servire, accompagnare e difendere i poveri. Sabato 12 novembre i giovani del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, a due passi da San Pietro, hanno invitato i più poveri ed emarginati ad un momento di fraternità e preghiera. È stato un momento importante di fede”. È importante notare che la Gmg nelle Chiese particolari segue la Giornata mondiale dei Poveri. “Una provvidenziale coincidenza temporale e una occasione per promuovere iniziative in cui i giovani donano il proprio tempo, le proprie forze a favore dei più poveri, degli emarginati, di coloro che sono scartati dalla società” aggiunge padre Chagas. In questo modo si offre ai giovani la possibilità di diventare, come afferma il Papa, “protagonisti della rivoluzione della carità e del servizio, capaci di resistere alle patologie dell’individualismo consumista e superficiale”.
Giovani, start up della società. La speranza del sacerdote è che “questo cammino verso Lisbona possa portare tantissimi giovani a riabbracciarsi. Ci stiamo lasciando dietro il Covid, e preghiamo perché per i giorni di Lisbona in agosto, anche la guerra in Ucraina possa essere finita. Incontro e riconciliazione tra coloro che sono in conflitto possono davvero trovare a Lisbona un epilogo di speranza. La Gmg può diventare così un messaggio di pace e di vicinanza. Vedere sventolare insieme le bandiere di Paesi che sono in conflitto è sicuramente un messaggio forte”. Un assaggio di tutto questo lo si avrà già domenica 20 novembre: “nelle nostre chiese locali – ricorda padre Chagas – vivono e pregano tante persone, giovani e non, di diversa etnia e provenienza. Ricordo le parole di mons. José Domingo Ulloa Mendieta, arcivescovo di Panama, ripetute spesso nell’ultima Gmg: ‘diversi ma non lontani’. Vicinanza e inclusione si possono vedere non solo in una Gmg internazionale ma anche in aula scolastica, in un centro giovanile, in una parrocchia, ovunque. Il mio auspicio – conclude – è che, dalla Gmg vissuta nelle chiese locali, parta un’ondata di adesioni verso Lisbona. I giovani sono le start up della società e tante delle novità che sono portate nel mondo vengono dai giovani. Senza i giovani il mondo non potrà riprendersi da un momento così brutto. Anche questo è un messaggio della Gmg”.