“La storia di Charles de Foucauld sembra fatta apposta per essere raccontata ai bambini”. Bruno Ferrero, salesiano della comunità di Valdocco (Torino), è autore del volume intitolato semplicemente “Charles de Foucauld”, edito da In Dialogo, e rivolto ai ragazzi. Il testo del religioso è arricchito dalle illustrazioni di Beatrice Sacchi. La vicenda di De Foucauld, che sarà canonizzato dal Papa il prossimo 15 maggio, “è la trama di una favola fantastica”, racconta Ferrero al Sir.
Vita avventurosa. Charles de Foucauld, nato da famiglia agiata a Strasburgo il 15 settembre 1858, fu militare, esploratore geografico, studioso delle civiltà dell’Africa settentrionale. Viaggiò a lungo: dopo la conversione, decise di dedicarsi alla preghiera e al vangelo. Fece tappa a Nazaret, fino a stabilirsi nel deserto del Sahara, fra i tuareg, accostandone lingua e cultura. Nel 1916 fu ucciso in un assalto di predoni al piccolo eremo in cui viveva. Al suo carisma si deve la grande famiglia dei “Piccoli fratelli” e delle “Piccole sorelle” di Gesù. Uomo di intensa spiritualità e di fervente carità, fu proclamato beato da Papa Benedetto XVI nel 2005. Nell’imminenza della canonizzazione, stanno fiorendo iniziative religiose e culturali dedicate al beato.
Un uomo mite. Don Ferrero afferma: “Charles era orfano, amatissimo e viziato dal nonno, nobile e ricchissimo. Eppure divenne l’uomo più povero che sia esistito. Abbandonò la fede da ragazzo, ma sono esistiti pochi uomini con una fede così grande e radicale. Doveva fare il soldato, ma divenne un uomo mitissimo, dolce e amato da grandi e piccoli. Lasciò palazzi e castelli per vivere nel deserto”. Una figura davvero straordinaria: “decise di fare la gara con Gesù, per vedere chi fosse più povero e amante dell’umanità… E per poco avrebbe vinto! Desiderava tanto qualcuno che lo seguisse in questa avventura, ma non arrivò mai nessuno. Era nascosto e inutile tra le dune del deserto, eppure oggi milioni di persone parlano di lui”.
Vicenda appassionante. Il libro di Ferrero, illustrato per i ragazzi delle elementari e delle medie, vorrebbe far conoscere l’appassionante storia di Charles de Foucauld. Attraverso i quadri illustrati della giovane disegnatrice Beatrice Sacchi, i lettori accostano le vicende di un uomo dalla vita avventurosa. “Lo incontriamo nella sua giovinezza, come un ragazzo scapestrato e desideroso solo di godere la vita, grazie anche alle sue ingenti ricchezze; poi lo troviamo a caccia di avventure nelle campagne militari in Nordafrica e, infine, innamorato dei paesaggi del Marocco, deciso a esplorare quelle terre e conoscere tutti i segreti delle popolazioni che le abitano”.
“Fratello universale”. Grazie ai disegni, la figura di Charles “entra facilmente nell’immaginario dei giovani lettori, che lo seguono nei passaggi della vita adulta: l’incontro travolgente con i popoli arabi e con gli ebrei; la decisione di trasferirsi a Gerusalemme e poi nuovamente nel Sahara, nel villaggio tuareg di Tamanrasset dove infine costruisce il suo eremo, per imitare la vita nascosta di Gesù a Nazareth”. “Innamorato delle immensità, dei silenzi e dei paesaggi del deserto nordafricano”, De Foucauld si definiva “fratello universale” di tutti gli abitanti del luogo, sempre disponibile ad aiutare, curare, difendere chi fosse in difficoltà. Fino all’ultimo drammatico episodio: l’assalto dei predoni alla sua povera abitazione e l’uccisione. “Pur desideroso di costituire una fraternità religiosa, lo vediamo sempre solo nel suo percorso di sequela di Gesù: eppure, poi, sulle tracce della sua spiritualità nasceranno diciannove famiglie di laici, preti, religiosi e religiose”.