Ecumenismo e dialogo

Ebrei e unità dei cristiani. Mons. Spreafico (Cei): “La diversità non sia mai motivo di inimicizia e di rifiuto”

Appuntamento anche quest’anno con la Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che come sempre si celebra il 17 gennaio alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (dal 18 al 25 gennaio). Mons. Ambrogio Spreafico (Cei): “La diversità non sia mai motivo di inimicizia e di rifiuto, ma una ricchezza da condividere. Il dialogo è l’unica possibilità che abbiamo davanti a qualsiasi forma di inimicizia per vivere in pace. Il dialogo è l’unica via della pace”

In un tempo in cui sembrano acuirsi le contraddizioni, in cui sentimenti di antisemitismo e razzismo hanno di nuovo preso il cuore di tante, troppe persone, in cui spesso gli antagonismi, le inimicizie e le guerre fanno rumore, ebrei, cattolici, cristiani di tutte le Chiese e comunità sono chiamati ad essere anche nel nostro Paese ponti di dialogo, di unità e giustizia. È quanto sembrano suggerire quest’anno i consueti appuntamenti della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei che come sempre si celebra il 17 gennaio e la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (dal 18 al 25 gennaio).

Ebrei. Nel sussidio dedicato alla Giornata ebraico-cattolica, mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei  per l’ecumenismo e il dialogo, ammette: “ il dialogo risulta più faticoso e quasi scelta debole”, ma proprio perché viviamo in un tempo di forti contrapposizioni, ebrei e cattolici devono ancor più impegnarsi perché “sia contrastata ogni forma di antisemitismo e di razzismo”, e si possa “contribuire a rendere possibile la convivenza e l’arricchimento reciproco delle comunità cristiane ed ebraiche”. Sono passati solo pochi giorni dalla diffusione a Roma di volantini che inneggiavano l’odio razziale. Sempre a Roma sono state ricollocate qualche giorno fa le 20 pietre d’inciampo in memoria delle vittime della shoah, divelte e trafugate lo scorso 10 dicembre. Sono tutti episodi che dimostrano quanto sia annebbiata la conoscenza della storia  e quanto siano purtroppo radicati ancora sentimenti di razzismo e antisemitismo. Mons. Spreafico lancia un monito e un invito: “La diversità non sia mai motivo di inimicizia e di rifiuto, ma una ricchezza da condividere. Il dialogo è l’unica possibilità che abbiamo davanti a qualsiasi forma di inimicizia per vivere in pace.

“Il dialogo è l’unica via della pace”.

Unità dei cristiani. Sul tema invece della giustizia – “Cercate di essere veramente giusti” –  si centra quest’anno la celebrazione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In un messaggio pubblicato nel sussidio che accompagnerà ovunque nel mondo le iniziative per la Settimana, i responsabili delle Chiese italiane  parlano di “un mondo inquieto e pieno di arroganza, dove spesso i problemi, gli antagonismi, le inimicizie e le guerre fanno rumore”. E ammettono: “Noi cristiani continuiamo a essere di scandalo con la nostra divisione”.  “Non dimentichiamo – aggiungono – che l’ingiustizia non solo ha reso più pericolosa la divisione sociale, ma ha anche alimentato le divisioni nelle chiese, che sono giunte al punto di vivere separatamente per più di mille anni, a volte con fanatismo, odio, senza preghiera e solidarietà”. Per invertire la rotta della divisione, “tutti i cristiani – conclude il messaggio – si devono

inginocchiare ai piedi della Croce di Cristo, l’unico modello di amore, di fede, di speranza, di pace e di unità”.

Solo così potranno “combattere l’ingiustizia”, essere “preziosi fratelli di quanti sono vittime” ed essere costruttori di “una società pacifica e spiritualmente prospera”. C’è da dire che le Chiese arrivano all’appuntamento della Settimana dopo un anno intensamente vissuto insieme sul fronte della solidarietà e dell’accoglienza attraverso la realizzazione dei corridoi umanitari, l’accoglienza generosa dei migranti e dei rifigiati nelle strutture delle comunità e un coraggioso piano di soccorso in mare. Segno di una Europa cristiana capace di aprire il cuore e le porte e di una unità che si fa anche giustizia. Il messaggio della Settimana è firmato per la Cei da mons. Ambrogio Spreafico, per la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), dal presidente Luca Negro e per la Sacro Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, il Metropolita Gennadios.