Un appello alla “responsabilità sanitaria, personale e politica, e a quella che si potrebbe dire solidale”, è stato lanciato oggi dall’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, ai militari italiani per rispondere a “prese di posizione estreme” registrate anche “all’interno del mondo ecclesiale” che sono “in dissonanza con le direttive delle autorità sanitarie e pubbliche nonché in aperto contrasto con le indicazioni della Chiesa” relative a posizioni negazioniste in riferimento al Covid-19 e alla campagna vaccinale. In una lettera l’arcivescovo castrense ricorda che “si tratta di pareri espressi e divulgati da uomini di Chiesa i quali, peraltro, se ne avvalgono per strumentalizzare campagne denigratorie contro Papa Francesco, creando agitazione e non poca confusione. Tra costoro, recentemente, si registra una missiva con la quale un vescovo, ex nunzio apostolico, noto per le sue esternazioni complottiste, ha esortato alla disobbedienza uomini e donne delle Forze dell’Ordine”. Mons. Marcianò ribadisce “la posizione della nostra Chiesa in tema di vaccinazione contro il Covid-19, filialmente e decisamente allineata con gli insegnamenti e la testimonianza del Santo Padre”. “Il vaccinarsi – ricorda l’ordinario militare citando Papa Francesco – non è solo un dovere ma un atto d’amore. Esiste una responsabilità politica, che richiede ai responsabili di prendere decisioni di prevenzione e immunizzazione, renderle attuabili, cercare di comunicarle adeguatamente, per responsabilizzare i cittadini e combattere quella che il Papa ha definito, accanto alla pandemia, l’infodemia, cioè la deformazione della realtà basata sulla paura, che nella società globale fa rimbombare echi e commenti su notizie falsificate se non inventate”. C’è una responsabilità “solidale” che, afferma l’arcivescovo, “richiede un impegno della comunità internazionale per assicurare le cure necessarie a tutti, anche in quei Paesi in cui ‘ricevere cure adeguate rimane un lusso’. Lo attesta ad esempio la scarsa disponibilità, nei Paesi più poveri, di vaccini contro il Covid-19”. Mons. Marcianò esorta gli uomini e le donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine a “non lasciarsi confondere né scoraggiare” nel portare avanti la loro missione. “La custodia e la protezione della vita, di ogni vita che vi è affidata – conclude – passa anche dal servizio complesso e articolato che state portando avanti nelle diverse fasi di questa pandemia, emergenza mondiale che ha visto e vede ancora il dramma di tanti contagi e di tante morti in solitudine ma che, come ogni dramma umano, riesce misteriosamente a suscitare il coraggio, l’amore e il sacrificio in chi, come voi, continua a curare e a prendersi cura”.