“In attesa di commentare in modo più approfondito le ordinanze attraverso la lettura dei testi, prendiamo atto della ratio alla base delle ordinanze: la ricerca di una ‘normalizzazione’ rispetto alla situazione emergenziale si traduce nella volontà di ripristinare in buona parte le procedure proprie degli esami del periodo prepandemico”. Lo dichiara Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione nazionale presidi (Anp), commentando le ordinanze per la maturità 2022. “Tuttavia – aggiunge -, va ricordato che gli studenti che affronteranno le prove di giugno sono quelli che maggiormente hanno sofferto l’emergenza: due anni e mezzo del loro percorso scolastico sono stati pesantemente inficiati dalla pandemia e di ciò non si può non tenere conto”.
Soffermandosi sulla seconda prova, basata su una sola disciplina tra quelle di indirizzo e predisposta dalle singole commissioni d’esame, l’Anp ritiene che “si sia registrato un passo indietro rispetto alla spinta innovativa fornita dalla prova su due discipline”. “Di fatto – spiega Giannelli -, si perde quella interdisciplinarietà che rappresentava a nostro avviso un salto di qualità nella rilevazione delle competenze degli studenti, intesa anche quale prova di riflessione e di interiorizzazione degli apprendimenti”.