Rosaria De Filitto, attuale presidente della Federazione italiana scuole materne (Fism) della Campania che, in Regione, rappresenta le oltre duecento paritarie dell’infanzia – fra scuole materne e asili nido a Napoli, Salerno, Caserta, Avellino e Benevento –, è la nuova vicepresidente della Fism nazionale alla quale fanno riferimento in Italia circa novemila realtà educative in Italia, quasi mezzo milione di bambini ed oltre quarantamila insegnanti e addetti.
De Filitto è stata eletta all’unanimità dai membri dell’Ufficio di presidenza, di cui fa parte da alcuni mesi, con deleghe all’area “cultura e futuro”. Nella stessa riunione è stata eletta anche vicepresidente della Fondazione Fism, ente che si propone finalità di solidarietà sociale nel campo dell’istruzione e dell’educazione delle materne paritarie.
Salernitana, dirigente scolastica da circa trent’anni, esperta di sperimentazione educativa, nel 2000 De Filitto è diventata presidente Fism-Salerno; nel 2005 consigliere nazionale; nel 2016 presidente Fism Campania: ora i due nuovi ruoli apicali dopo aver conseguito risultati positivi negli ultimi anni anche grazie all’accesso ai fondi regionali e alla loro concreta assegnazione.
“Ora l’obiettivo urgente è quello di un rilancio coraggioso del Sud ma configurato in percorsi unitari perché la scuola è una come una è l’Italia. Credo possibile stimolare lo sviluppo del Sud all’interno della Fism nazionale, dove lavorerò confrontandomi continuamente avendo unico scopo l’interesse dei bambini, la crescita degli standard qualitativi delle nostre scuole, l’attenzione al personale e alle famiglie, l’applicazione della piena parità”, ha dichiarato la neo vicepresidente. E ha concluso: “L’infanzia dovrebbe essere centrale in ogni società. Nell’ emergenza della pandemia e consapevoli di problemi come il calo demografico dobbiamo poi continuare la nostra battaglia per avere un reale sostegno soprattutto alle famiglie da parte dello Stato, senza distinzioni fra pubbliche e paritarie, che sono – lo si dimentica spesso – enti no profit che fanno un servizio pubblico”.