Anche il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc9 lancia “un appello urgente per la pace per il popolo ucraino”. “Mentre seguiamo la notizia della folle progressione verso la guerra, imploriamo una logica diversa da quella basata sulla competizione geopolitica, una logica che considera la morte e la sofferenza che ogni conflitto armato inevitabilmente causa ai bambini, alle donne e agli uomini dell’Ucraina”, si legge in un comunicato a firma del segretario generale ad interim del Wcc, il rev. Ioan Sauca, a nome di tutte le Chiese membri del Consiglio sparse in tutto il mondo. “Preghiamo per un cambiamento dei cuori e delle menti, per una riduzione dell’escalation e per il dialogo invece delle minacce”. “Il popolo di Dio – e i membri della comunione ecumenica – si trovano su entrambi i lati dell’attuale confronto”, ha aggiunto il rev. Sauca. “Ma il nostro Dio è un Dio di pace, non di guerra e spargimento di sangue. Sebbene le cose che costruiscono la pace possano essere nascoste agli occhi di coloro che guidano la marcia verso la guerra, preghiamo che i loro occhi possano invece essere ancora aperti e che la pace possa ancora prevalere”. Il Consiglio mondiale delle Chiese promuove l’unità dei cristiani nella fede, nella testimonianza e nel servizio per un mondo giusto e pacifico. Fondato nel 1948, oggi il Wcc riunisce 349 Chiese protestanti, ortodosse, anglicane e altre Chiese che rappresentano più di 550 milioni di cristiani in oltre 120 Paesi e lavora in cooperazione con la Chiesa cattolica romana. Il segretario generale ad interim del Wcc è il rev. Ioan Sauca, della Chiesa ortodossa in Romania.