Domenica 30 gennaio Aifo celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra (Gml), giunta alla 69ª edizione. La lebbra colpisce ogni anno oltre 200.00 persone nel mondo, dove vivono oltre 3 milioni e mezzo di persone con disabilità come conseguenza della malattia.
In tempi di pandemia, segnala l’Aifo, in una nota, “tantissime sono le persone colpite da altre malattie di cui non si parla più. Si tratta di situazioni di sofferenza non meno gravi e diffuse ma praticamente dimenticate perché i sistemi sanitari non sono concepiti ed attrezzati per essere vicino a chi ne ha bisogno”. Per questo Aifo continua ad attirare l’attenzione sulle malattie tropicali neglette (Mtn), un gruppo di venti patologie di cui fa parte anche la lebbra e che rappresenta una realtà molto più estesa di quanto si possa immaginare: “Le malattie tropicali neglette sono infatti diffuse in 149 Paesi nel mondo e colpiscono 1,7 miliardi di persone, di cui oltre 500.000 bambini/e al di sotto dei 14 anni”.
Che cosa hanno in comune la lebbra e le altre malattie neglette? “In primo luogo – spiega Aifo – le malattie tropicali neglette si sviluppano in contesti di povertà, fragilità ambientale, emarginazione e vulnerabilità sociale. In secondo luogo le accomuna il fatto di essere trascurate dai sistemi sanitari, dalla formazione del personale; per questo la loro diagnosi è tardiva e produce conseguenze gravi, inclusa la disabilità. Ricevono inoltre poca attenzione dalla ricerca e dall’industria farmaceutica proprio per il contesto di povertà in cui sono diffuse. Per ultimo la pandemia negli ultimi due anni sta sottostimando sistematicamente i dati relativi alla lebbra e alle Mtn per la difficoltà di raccogliere dati affidabili. L’apparente attenuazione delle malattie contribuisce così ad abbassare la guardia nei loro confronti”.
Per tutti questi motivi, in quanto ong sociosanitaria di cooperazione internazionale, “Aifo opera per rafforzare i sistemi sanitari territoriali di base con l’impiego di personale locale, stimola la politica di prevenzione attraverso campagne di informazione e la diagnosi precoce che evita l’insorgere di complicanze e di disabilità. La formazione del personale sanitario locale è una priorità in tutti i progetti e in tutti i paesi in cui è presente”. Per superare la povertà e l’emarginazione sociale Aifo opera con specifici programmi di reinserimento socio-economico a partire dalla comunità cui appartengono le persone: “Le discriminazioni e i pregiudizi che subiscono in modo particolare i malati di lebbra sono affrontati attraverso campagne di informazione, educazione e sensibilizzazione che coinvolgono anche le Istituzioni nazionali e locali”.