“Papa Francesco – nel suo messaggio per la pace 2022 – incoraggia ad usare tre vie privilegiate come strumenti efficaci per accelerare i cammini della pace a tutti i livelli delle relazioni umane: ‘Il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi. In secondo luogo, l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo. Infine, il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana. Si tratta di tre elementi imprescindibili per dare vita ad un patto sociale, senza il quale ogni progetto di pace si rivela inconsistente’”. Lo ha detto Sandro Calvani, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto di diritto internazionale della pace Giuseppe Toniolo, intervenendo oggi alla Pontificia Università Lateranense nell’ambito del seminario “Dialogo tra le generazioni, educazione e lavoro, strumenti per edificare una pace duratura”. Per Calvani “la novità nel messaggio di papa Francesco del 2022 sta nella visione, nuova rispetto al passato, di un paradigma di costruzione della pace, allo stesso tempo più sistemico e olistico, e più calato nel quotidiano; in pratica si tratta di una risposta adattativa alle trasformazioni imposte dal cambio d’epoca”. Infatti, i “grandi fenomeni contemporanei di trasformazione dirompente dei tessuti politici (di governance locale e internazionale), ambientali, economici, sociali ed etici sui quali si fonda la prosperità e la pace locale e globale sono causati dalle loro differenze che diventano sempre più evidenti e impossibili da nascondere. Le differenze dei tessuti di relazioni e connessioni, che sottostanno alla nostra vita influenzata dalla globalizzazione, causano conflitti, che non sono diabolici per loro natura”. “Ciò che rende i conflitti portatori di sofferenza e morte è lasciarli caratterizzare dall’aggiunta di divisioni, odio e violenza – ha precisato Calvani –. Se invece di se-parare, allontanare e rendere distanti le idee e le persone che sono pari e diverse, ci dedicassimo a ri-parare, cioè riavvicinarle, renderle di nuovo pari, potremmo gestire conflitti e differenze mantenendo e rafforzando la pace”. “Sono dunque urgentemente necessari nuove forti volontà e strumenti di pace diffusi nel quotidiano e divenuti ormai ineludibili. Tutte e tre le vie suggerite dal Papa – ha concluso – si fondano sul dialogo come creatore di fiducia tra le persone, le istituzioni e le nazioni.