“Se la situazione peggiorerà, se ci saranno ulteriori attacchi all’integrità territoriale dell’Ucraina, risponderemo con massicce sanzioni economiche e finanziarie”: è quanto dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che oggi nell’ambito del Forum di Davos 2022, in corso sulla rete dal 17 al 21 gennaio, ha dialogato con Klaus Schwab, l’ingegnere tedesco che ha lanciato il Forum nel 1974. Parlando del rapporto con la Russia in relazione all’Ucraina, la presidente ha ribadito: “Siamo preparati” per un eventuale attacco, precisando che “le nostre difficoltà non sono con la Russia né con il suo popolo”, bensì “con le politiche pericolose del Cremlino. È l’attrattiva delle nostre democrazie liberali che gli autocrati temono: il nostro successo economico, le nostre libertà civili e la libertà di parola e di idee. Dobbiamo fare un passo avanti per difendere questi tesori più preziosi delle nostre democrazie”. Nel suo discorso, ruotato attorno alla parola chiave ‘fiducia’, von der Leyen ha toccato temi che riguardano il futuro prossimo dell’Europa: il disperato bisogno di microchip, a cui la Commissione risponderà con il “European Chips Act” all’inizio di febbraio, e il bisogno di energia e di gas, che spingerà la transizione. “Le persone – ha detto la presidente – devono fidarsi che la transizione sosterrà i più vulnerabili”.