Funerali David Sassoli: card. Zuppi, “David ci aiuta a guardare il cielo, lui che lo ha cercato sempre, da cristiano in ricerca eppure convinto”

“Ci stringiamo ad Alessandra, che con David ha camminato mano nella mano dai banchi di scuola, a Livia e Giulio, ai suoi fratelli e sorelle e ai tanti che lo consideravano ‘uno di noi’, quasi istintivamente, per quell’aria priva di supponenza, di alterità, empatica, insomma un po’ per tutti un compagno di classe”. Così il card. Matteo Zuppi nell’omelia della messa per l’ultimo saluto a David Sassoli. “David ci aiuta a guardare il cielo – a volte così grande da spaventare, che mette le vertigini -, lui che lo ha cercato sempre, da cristiano in ricerca eppure convinto, che ha respirato la fede e l’impegno cattolico democratico e civile a casa, con i tanti amici del papà e poi suoi, credenti impetuosi e appassionati come Giorgio La Pira o Mazzolari, come David Maria Turoldo, del quale porta il nome”. Zuppi ha affermato: “credente sereno ma senza evitare i dubbi e gli interrogativi difficili, fiducioso nell’amore di Dio, radice del suo impegno, condiviso sempre con qualcuno, come deve essere, perché il cristiano come ogni uomo non è un’isola, ma ha sempre una comunità con cui vivere il comandamento dell’amatevi gli uni gli altri: gli scout, il gruppo della Rosa Bianca con Paolo Giuntella”.

“Con tanti ha condiviso il suo I Care, sempre unendo fede personale e impegno nella storia, iniziando dagli ultimi, dalle vittime che ‘hanno gli occhi tutti uguali’, pieno di rispetto e di garbo come il suo carattere. Era un giornalista di qualità e il suo volto sereno ha accompagnato tanto il Tg nazionale porgendo le notizie con rispetto e credibilità. C’è chi dice che il cristiano è un signore proprio perché cristiano, anche se nullatenente, perché ha un tesoro di amore che lo rende tale. Un povero che rende ricchi gli altri”.

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