Nella celebrazione della notte di Natale nella cattedrale di Terni, mons. Giuseppe Piemontese ha ricordato la gioia e la speranza che vengono dal Natale, la “grandezza dell’amore di Dio che diventa uomo” e “prende su di sé le qualità, i limiti, le sofferenze e le dinamiche di ogni uomo per farsi vicino, prossimo ad ogni uomo”. “Alcuni hanno smarrito il senso del Natale, non solo del presepio, ma si consolano con surrogati di luci, di spari, di consumi, di baldoria e di regali”, ha affermato l’amministratore apostolico di Terni-Narni-Amelia. “Anche noi, lasciandoci abbagliare da tante luci artificiali o volgendo lo sguardo altrove di fronte all’umanità affamata, in guerra, in cerca di condizioni di vita dignitose, deformiamo il senso del presepe e del Natale. Questa notte, questo giorno, ognuno di noi alimenti nel suo cuore, nella sua casa, nella sua famiglia il presepio vivo, faccia destare e rendere palpitante quella statuina di Gesù bambino, come avvenne con san Francesco”. Il vescovo ha sottolineato: “Diamo vita a Gesù, che dorme nel nostro cuore, destiamolo nel cuore del prossimo, dei bambini, degli uomini e delle donne, tutti fratelli. Quel bambinello porta pace, gioia, amore e benessere. In questo tempo mortifero della pandemia affidiamoci alla forza e alla grazia del Bambino di Betlemme, che veramente nasce tra noi e per noi. Ad ognuno di voi, dicendo Buon Natale, auguro la pace e la gioia, promessa agli uomini, amati dal Signore”.