“Noto in tutto il mondo per il suo impegno non violento contro l’apartheid e la sua testimonianza di incessante impegno per la pace, la riconciliazione e la giustizia in Africa”, Desmond Tutu “è stato per lunghi anni amico della Comunità, con cui ha condiviso in tante occasioni momenti di preghiera e battaglie per la pace e il futuro dell’Africa”. Così Sant’Egidio ricorda con affetto l’arcivescovo anglicano sudafricano, premio Nobel per la pace, morto ieri a Capetown, in Sudafrica, all’età di 90 anni.
“Il 26 maggio del 1988 – viene ricordato in una nota – aveva inaugurato la ‘Tenda di Abramo’, la prima casa della Comunità dedicata ai profughi. Con Sant’Egidio è continuato negli anni un legame di amicizia, fatto di impegno comune per la pace, la salute, i diritti umani, la lotta contro la pena di morte”. “Quando a Natale vi vedo con i poveri a pranzo, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, Dio sorride”, disse l’arcivescovo Tutu nel corso di una sua visita a Roma. “Ci è dolce – conclude la Comunità di Sant’Egidio – ricordare queste sue parole, proprio mentre la Comunità, in questi giorni di festa, accoglie tanti poveri in ogni parte del mondo, consapevoli della forza dell’eredità di pace che egli ci lascia”.