La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione contro la Polonia. Nel mirino di Bruxelles le due sentenze della Corte costituzionale polacca che considerano le norme dei trattati Ue incompatibili con la Costituzione nazionale. Lo annuncia in una nota la Commissione europea. L’esecutivo Ue ritiene che le sentenze, di luglio e ottobre 2021, della Corte costituzionale di Varsavia “violino i principi generali di autonomia, primato, efficacia e applicazione uniforme del diritto dell’Unione e l’effetto vincolante delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea”. Inoltre, la Commissione “nutre seri dubbi sull’indipendenza e l’imparzialità della Corte costituzionale”. Ad esempio, Bruxelles denuncia irregolarità, già evidenziate dalla Corte Ue per i diritti fondamentali, nella nomina di tre giudici della Corte costituzionale nel 2015 e nelle procedure di elezione del presidente e del vicepresidente. La Polonia avrà due mesi di tempo per rispondere alla lettera della Commissione.