È durato circa 25 minuti il colloquio privato tra il Papa e il capo del governo del Principato di Andorra, Xavier Espot Zamora, il quale si è successivamente incontrato con il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati. “Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato – informa la Sala Stampa della Santa Sede – sono state sottolineate le eccellenti relazioni esistenti fra il Principato e la Santa Sede, che s’inseriscono nell’alveo di una lunga tradizione storica d’intesa e di sostegno reciproco. Ci si è poi soffermati su alcune importanti tematiche che interessano la società andorrana, tra le quali il fenomeno delle migrazioni”. Oltre ai consueti volumi dei documenti papali, al messaggio per la Giornata mondiale della pace di quest’anno, al Documento sulla Fratellanza umana e al libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 20020, a cura della Lev, il Papa ha donato al premier di Andorra un mosaico in pietra, smalto e oro, raffigurante la raccolta dell’uva, realizzato dall’Atelier d’Arte spirituale del Centro Aletti e accompagnato dalla scritta: “Il frutto della vite e del lavoro dell’uomo diventi per noi bevanda di salvezza”. Il capo del governo del Principato di Andorra ha donato al Santo Padre una antica costituzione, una moneta commemorativa e una lettera manoscritta di Francesc de Tovi, vescovo di Urgell e co-Principe di Andorra dal 1416 al 1436.