Tempeste e inondazioni, causate da un ciclone extratropicale, hanno colpito le popolazioni brasiliane che vivono nella parte meridionale dello Stato di Bahia delle valli di Jequitinhonha e Mucuri dello Stato del Minas Gerais. Il bilancio ufficiale diffuso ieri dalla Protezione civile e dai Vigili del fuoco, è di sei morti (tutti in Bahia), quasi 20.000 persone evacuate e 70mila in qualche modo coinvolte nell’emergenza maltempo. 39 Comuni in Bahia e 31 nel Minas Gerais hanno già chiesto lo stato d’emergenza.
Molte persone, dunque, hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa delle inondazioni e del rischio di frane e smottamenti. Oltre alle abitazioni e agli esercizi commerciali, anche ambulatori, scuole e uffici pubblici risultano sommersi. Più in dettaglio, 9.500 persone hanno dovuto cercare alloggio presso amici e familiari, mentre 2.000 famiglie sono state ospitate in strutture pubbliche. In diverse città è stata interrotta la fornitura d’acqua. In Bahia, dal 6 dicembre, più di 8.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case e molte di loro hanno dovuto fuggire sul tetto, prima che arrivassero i soccorsi. Oltre a causare inondazioni e smottamenti, le piogge hanno provocato la rottura di due dighe ad Apuarema e danni alle strade di accesso in alcune città, come Eunápolis e Itabela, rendendo difficili gli interventi immediati della Protezione civile. I vescovi della Regione 3 (Bahia e Sergipe) della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, in una nota, esprimono vicinanza alle popolazioni colpite, e avvertono che il maltempo colpisce una popolazione già provata dalla pandemia, che “non è ancora finita e ha lasciato molte tracce di impoverimento e fame. Purtroppo, a causa della mancanza di adeguate politiche abitative pubbliche e servizi igienico-sanitari di base, i poveri sono i più colpiti da inondazioni, frane, smottamenti e dalla perdita delle loro case e dei loro beni materiali. Ci sono molte famiglie senzatetto che hanno bisogno del nostro supporto”.
Di fronte a questa triste situazione, la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) e Caritas brasiliana si stanno mobilitando attraverso la campagna “#SOS Bahia e Minas Gerais: solidarietà che trabocca”.
L’iniziativa mira a raccogliere fondi per l’acquisto di cibo, acqua potabile, abbigliamento, pannolini per bambini e adulti, articoli per l’igiene personale e la protezione contro il Covid-19. I beni saranno distribuiti dalla Caritas diocesana nelle zone in condizioni più critiche, al fine di aiutare le migliaia di persone senzatetto.