I vescovi austriaci hanno nuovamente invitato tutti i cittadini e fedeli a vaccinarsi contro il Covid-19 e considerano ammissibile un obbligo vaccinale temporaneo come ultima possibilità per combattere la pandemia. Lo afferma la Conferenza episcopale austriaca (Öbk) in un comunicato odierno, in cui i vescovi affermano che “non partecipano al processo di valutazione” sulla forma concreta della prevista decisione governativa. Di fronte alla polarizzazione della società, i vescovi auspicano un “disarmo salutare delle parole e dei gesti”, una disponibilità alla riconciliazione e alla preghiera, soprattutto in Avvento. Nella loro dichiarazione, intitolata “Proteggi. Guarisci. Riconcilia”, i vescovi sottolineano che un “ampio consenso scientifico” valuta la vaccinazione contro il Covid-19 come un “contributo indispensabile” per proteggere le persone da malattie gravi e potenzialmente letali. “Coloro che si vaccinano proteggono anche i sistemi sanitari pubblici dal sovraccarico e tutti coloro che necessitano di cure mediche intensive non a causa del Covid-19, ma per altri motivi”. A causa della situazione tesa negli ospedali legata alla pandemia “esortiamo i vescovi a farsi nuovamente vaccinare. Ricordiamo le parole di Papa Francesco: ‘La vaccinazione è un atto di carità'”. Il previsto obbligo vaccinale provvisorio è, dal punto di vista dei vescovi, “una grave lesione dell’integrità fisica e della libertà. È quindi ammissibile solo se sono state esaurite tutte le altre opzioni per proteggere la popolazione, prendendo in considerazione la proporzionalità, per proteggere il sistema sanitario e quindi la vita umana in caso di pandemia”. In definitiva, però, spetta ai governanti valutare se i presupposti per questo siano soddisfatti e se l’obbligo temporaneo di vaccinazione sia ora il mezzo idoneo a tutelare il bene comune da mantenere entro limiti ragionevoli”.