(da Milano) “Invoco ogni benedizione di Dio per tutti i fedeli della diocesi ambrosiana e vorrei essere io stesso benedizione gentile per tutte le comunità che mi è dato di visitare”. Sono le parole conclusive del “Discorso alla città” che mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha rivolto questa sera alla vigilia della festa patronale di sant’Ambrogio, nell’antica basilica dedicata al santo, dinanzi alle autorità civili, al clero diocesano, ai rappresentanti di associazioni e movimenti laicali, ai rappresentanti delle confessioni cristiane e di altre fedi religiose. “… con gentilezza – Virtù e stile per il bene comune” il titolo del discorso, durante il quale Delpini ha fra l’altro annunciato per il 2022 la visita pastorale nella città di Milano.
“È mio desiderio incoraggiare tutti nella pratica della lungimiranza, fieri della nostra identità ambrosiana e proprio per questo forti nel resistere a ogni illegalità, tentazione divisiva, mancanza di speranza, certi che la potenza d’amore dello Spirito continua ad abitare anche la nostra Milano facendo germogliare infiniti semi di bene”, ha affermato l’arcivescovo. “Invoco ogni benedizione di Dio per tutti i credenti di ogni confessione cristiana, per i credenti della comunità ebraica, per tutti i credenti di ogni religione, per tutti gli uomini e le donne di buona volontà”. Ancora: “Siate benedetti voi che sapete guardare avanti e diffondere fiducia con la serietà e la gentilezza delle persone per bene, come artigiani del bene comune. Siate benedetti voi tutti che avete stima di voi stessi e che perciò vi fate avanti per l’impresa di aggiustare il mondo, con determinazione e gentilezza, e trovate insopportabili e ridicole l’arroganza e la presunzione. Siate benedetti voi che siete forti e sapete resistere nelle prove e respingere, non con proclamazioni vuote e dimostrazioni inutili, ma con gentile fermezza, le tentazioni e cercate con tutte le forze di sradicare la malapianta della malavita e della corruzione”.
“Siate benedetti tutti, voi uomini e donne, di ogni popolo e lingua, di ogni condizione e in ogni situazione: il nostro santo patrono Ambrogio vi incoraggi con il suo esempio, interceda per voi presso Dio e vi raduni come un popolo che sa lavorare, sa sperare e sa cantare”.