La 36ª Giornata internazionale del volontariato si è aperta ieri con le parole che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dedicato ai volontari. La manifestazione è stata organizzata a Roma da CSVnet, Forum nazionale Terzo settore e Caritas italiana per ringraziare gli oltre 6 milioni di volontari attivi nel nostro Paese, con oltre 400 rappresentanti del terzo settore, esperti e docenti nel teatro Sala Umberto. “C’è una forbice tra cosa è realmente il volontariato e cosa si può fare perché prenda il volo – ha dichiarato la portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi facendo riferimento alla norma presente nel nuovo decreto fiscale che penalizza il Terzo settore, considerando le associazioni non più ‘escluse’ ma ‘esenti’ dal regime Iva –. Il nostro compito è anche quello di ridurre questa distanza, ricordandoci che il volontariato fa un lavoro che è un pezzo importante del modello di sviluppo che vogliamo”. Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, ha ringraziato in particolare le donne volontarie “che fanno i salti mortali per conciliare vita, lavoro e passioni; i giovani volontari che portano innovazione, idee ed energie nuove; i volontari più anziani che continuano a dare il proprio contributo trasmettendo ai più giovani la loro esperienza; le persone con disabilità che fanno volontariato”. “Durante la pandemia abbiamo sperimento quanto il volontariato sia stato fondamentale – ha sottolineato don Andrea La Regina, responsabile macro progetti di Caritas Italiana – perché non solo risponde ai bisogni, ma aumenta le relazioni. Chi fa volontariato contribuisce al benessere generale, mette da parte le proprie esigenze per avere cura degli altri, sostiene le fragilità e difende i beni comuni”. A causa della pandemia, ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat, “abbiamo avuto un milione di poveri in più, una povertà sempre più strutturale che ha colpito le fasce più fragili della popolazione, soprattutto i minori. Il peggioramento è avvenuto su tutti i fronti, dal crollo dell’occupazione femminile, alla crisi dell’istruzione, amplificata dal digital divide. Il volontariato è stato cruciale per reagire alla crisi. Il problema è la capacità, anche governativa, di valorizzarlo nel modo giusto in tanti ambiti, dall’educazione al contrasto delle disuguaglianze”.