In occasione del 750° anniversario della dedicazione della cattedrale di Imola anche il Museo diocesano prende parte alle celebrazioni dell’anno giubilare. Nel pomeriggio di oggi, sabato 4 dicembre, verrà inaugurata alle 16 la mostra “Pietre vive. Donatori e doni alla cattedrale di Imola”. Curata da Marco Violi, vicedirettore del Museo, consentirà di avvicinarsi ad una ventina di opere e oggetti esposti. “Dalle pianete ai calici – spiega Violi –, con questi oggetti vogliamo raccontare i doni che nel corso dei secoli sono stati fatti alla cattedrale, e insieme anche i donatori, che hanno contribuito a renderla grande, a costruirne e ad arricchirne il patrimonio, come fossero pietre. Pietre vive, però”.
Insieme alla mostra, nel salone del Museo sarà anche presentato il volume “Memorie della chiesa cattedrale del reverendissimo capitolo d’Imola dal 1864 al 1892 scritte dal canonico Antonio Contoli” a cura di Andrea Ferri, edito da Il Nuovo Diario Messaggero. Oltre all’autore del volume, interverranno il vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti, e Roberto Balzani, ordinario di storia contemporanea all’Università di Bologna. “Attraverso le cronache del canonico Antonio Luigi Contoli raccolte nel volume – spiega una nota – è possibile fare luce sulla realtà imolese dell’epoca. Il codice, il cui originale proviene dall’archivio capitolare di San Cassiano ed è conservato all’archivio diocesano di Imola, ci restituisce il racconto sui rapporti tra autorità civili ed ecclesiastiche, ma anche sui particolari riguardanti le devozioni e le pie pratiche esistenti o introdotte ex novo in cattedrale e sui doni e i donatori che contribuiscono ad arricchire il patrimonio della cattedrale”.