“Ci è stato spesso chiesto quando sarebbe tornato l’obbligo di partecipare in presenza alla messa domenicale e, considerando la situazione fluida nella quale ci troviamo, questa non è una decisione facile da prendere. Tuttavia, grazie al buon senso e agli sforzi di molti, le nostre chiese sono posti sicuri e, quindi, riteniamo che il periodo natalizio ci offra l’opportunità per riavviare questo obbligo, sempre che la situazione non peggiori”. Con queste parole, contenute in una lettera pastorale pubblicata sul loro sito web, i vescovi cattolici scozzesi chiedono ai circa ottocentomila fedeli di tornare a partecipare in presenza all’Eucarestia domenicale a cominciare dal 2 gennaio. La decisione, che è stata presa prima che la variante Omicron provocasse una risalita dei contagi e dei ricoveri, “non riguarda chi è ammalato o non può, per altri motivi, arrivare in chiesa e neppure coloro che mostrano sintomi di Covid o curano persone deboli e in difficoltà”, precisa la conferenza episcopale di Glasgow ed Edimburgo. E l’esperienza delle funzioni via streaming continua ad essere incoraggiata, dai vescovi, “per chi non può frequentare la messa alla domenica”. “Tuttavia la partecipazione online non può sostituire l’obbligo domenicale”, scrive ancora la Conferenza episcopale scozzese: “Niente può prendere il posto della presenza di persona perché nel cuore della nostra vita cristiana è la Parola che diventa carne e il fatto che noi diventiamo parte del corpo di Cristo”.