Quasi tremila metri quadri, dieci sale, l’appartamento papale, la cappella privata, lo scalone monumentale che porta direttamente nella basilica di San Giovanni in Laterano. E il tavolo dove furono firmati i Patti Lateranensi. Sorprenderà il visitatore il Palazzo Lateranense – la “casa” del vescovo di Roma, che apre le sue porte dal 13 dicembre, con un’anteprima per i giornalisti il 7 dicembre alle 10.30. Un allestimento completamente nuovo, un percorso in sicurezza – accessibile a tutti – che attraversa il primo piano del Palazzo Apostolico con ingresso da piazza di Porta San Giovanni, proprio accanto alla cattedrale di Roma. Sarà possibile accedere al sito – informa la diocesi – solo con visite guidate, in gruppi di massimo 30 persone, accompagnati delle Suore missionarie della Divina Rivelazione, che da anni a Roma propongono itinerari di arte e fede. È stato Papa Francesco – si legge in una nota – a suggerire di rivitalizzare quella che per secoli è stata la residenza dei Papi, prima che fosse trasferita in Vaticano. In una lettera dello scorso 20 febbraio, indirizzata al cardinale vicario Angelo De Donatis. “Conosciamo bene il significato profondo di questo luogo – sottolinea il card. De Donatis – e sarebbe stato davvero un peccato non aprirlo al pubblico, perché un bene così grande va condiviso, va offerto agli altri. Chi era attaccatissimo a questo luogo, e addirittura voleva venire a viverci, era Giovanni XXIII. Papa Francesco, da un po’ di tempo a questa parte, firma tutti i suoi documenti dal Laterano per mettere in evidenza il legame con il luogo che custodisce la cattedra del vescovo di Roma”.