“Una perla di grande valore nel cuore del Mediterraneo”, la cui bellezza “deriva dalle culture che nei secoli si sono incontrate e mescolate” e dai tanti popoli e genti che “con diverse tinte, compongono la gamma cromatica di questa popolazione”. Così il Papa ha definito Cipro, nel discorso rivolto alle autorità e pronunciato dal palazzo presidenziale di Nicosia, in cui ha citato in particolare la “presenza di molti immigrati, percentualmente la più rilevante tra i Paesi dell’Unione Europea”. “Custodire la bellezza multicolore e poliedrica dell’insieme non è facile”, ha ammesso Francesco: “Richiede, come nella formazione della perla, tempo e pazienza, domanda uno sguardo ampio che abbracci la varietà delle culture e si protenda al futuro con lungimiranza”. “È importante, in questo senso, tutelare e promuovere ogni componente della società, in modo speciale quelle statisticamente minoritarie”, l’appello del Papa, che ha menzionato anche i “vari enti cattolici che beneficerebbero di un opportuno riconoscimento istituzionale, perché il contributo che recano alla società attraverso le loro attività, in particolare educative e caritative, sia ben definito dal punto di vista legale”.