Secondo un nuovo rapporto dell’Unicef, nel 2020 almeno 310.000 bambini sono stati contagiati dall’Hiv, ovvero un bambino ogni due minuti. Altri 120.000 bambini sono morti per cause legate all’Aids durante lo stesso periodo, un bambino ogni cinque minuti. L’ultima analisi globale su Hiv e Aids avverte che la pandemia prolungata da Covid-19 sta aggravando le disuguaglianze che hanno a lungo guidato l’epidemia di Hiv, esponendo i bambini vulnerabili, gli adolescenti, le donne in stato di gravidanza e le madri che allattano a un rischio maggiore di perdere i servizi salvavita di prevenzione e trattamento dell’Hiv. Nel 2020 almeno 160.000 bambini di età compresa tra 0 e 9 anni hanno contratto l’Hiv, portando il numero totale di bambini in questa fascia di età che vivono con l’Hiv a 1,03 milioni. 150.000 adolescenti tra i 10 e i 19 anni hanno contratto l’Hiv, portando il numero totale di adolescenti che vivono con l’Hiv a 1,75 milioni. 120.000 bambini e adolescenti sono morti per cause legate all’Aids. 15,4 milioni di bambini hanno perso uno o entrambi i genitori per cause legate all’Aids l’anno scorso. Tre quarti di questi bambini, 11,5 milioni, vivono in Africa sub-sahariana. “L’epidemia di Hiv entra nel suo quinto decennio nel contesto di una pandemia globale che ha sovraccaricato i sistemi sanitari e limitato l’accesso ai servizi salvavita. Nel frattempo, la crescente povertà, i problemi di salute mentale e gli abusi stanno aumentando il rischio di contagio”, ha detto il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore. Il rapporto evidenzia che molti Paesi hanno subito interruzioni significative nei servizi per l’Hiv a causa del Covid-19 all’inizio del 2020. I test dell’Hiv per i neonati nei Paesi ad alto impatto sono diminuiti dal 50 al 70%, con l’inizio di un nuovo trattamento per i bambini sotto i 14 anni che è diminuito dal 25 al 50%. Nel 2020, in Africa sub-sahariana si è registrato l’89% dei nuovi contagi pediatrici da Hiv. La percentuale più alta di bambini che ricevono il trattamento antiretrovirale si registra in Asia meridionale (>95%), seguita da Medio Oriente e Nord Africa (77%), Asia orientale e Pacifico (59%), Africa orientale e meridionale (57%), America Latina e Caraibi (51%) e Africa occidentale e centrale (36%).