Come se non bastasse il Covid-19, i pazienti che finiscono in rianimazione per questa malattia, possono ulteriormente complicarsi a causa di una polmonite batterica sovrapposta. Ed è vitale dunque, per i loro polmoni già messi a dura prova dal SarsCoV-2, individuare rapidamente la causa dell’infezione batterica sovrapposta, per poter instaurare una terapia antibiotica mirata. Da questi presupposti nasce una ricerca, appena pubblicata su Microbiology Spectrum che dimostra l’efficacia di un test innovativo per la diagnosi rapida di polmonite batterica, il FilmArray Pneumonia Plus (FA-PP). Si tratta di un esame basato su Pcr, che non richiede una coltura; viene effettuato sul liquido di lavaggio bronco-alveolare (Bal) e fornisce una risposta in appena 1-2 ore, dando informazioni non solo sul tipo di batterio implicato, ma anche sull’eventuale presenza di forme antibiotico-resistenti, cosa particolarmente importante nei pazienti ricoverati in Rianimazione.
“Instaurare una terapia antibiotica mirata – spiega Maurizio Sanguinetti, direttore Dipartimento Scienze di laboratorio e infettivologiche e Uoc Microbiologia, Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs – oltre a permettere di trattare in maniera più efficace la polmonite, consente di non peggiorare il problema dell’antibiotico-resistenza. Quindi, un sistema diagnostico come questo (e altri che si stanno rendendo disponibili) è molto utile in un’ottica di gestione clinica appropriata”.