Con l’ingresso solenne del Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, è cominciato sabato 27 il tempo di Avvento a Betlemme. Come tradizione, il Custode, partito da Gerusalemme, nella strada verso Betlemme, ha sostato davanti al monastero greco-ortodosso di Mar Elias, per salutare le autorità civili e religiose del villaggio di Beit Jala, ed ha poi attraversato il muro di separazione tra territori israeliani e palestinesi, tramite il checkpoint della tomba di Rachele, aperto in questa occasione speciale.
A Betlemme, secondo quanto riferisce il sito della Custodia di Terra Santa, padre Patton è stato accolto dal corteo dei gruppi di scout percorrendo la storica via della Stella, “un tempo centro della vita dei cristiani locali e che oggi si sta svuotando sempre di più, a causa della massiccia emigrazione”, fino alla basilica della Natività. Davanti alla chiesa ad attenderlo i tre rappresentanti delle chiese cristiane che gestiscono il santuario (latini, greco-ortodossi e armeni), come stabilito dallo Status Quo. Tra di loro anche il guardiano del convento francescano di Betlemme fr. Enrique Segovia e il sindaco di Betlemme, Anton Salman. La celebrazione dei primi vespri della domenica e la processione nella Grotta della Natività hanno segnato ufficialmente l’ingresso nel tempo di Avvento. Nella grotta è stata accesa una candela, come gesto simbolico che si ripeterà le successive domeniche di Avvento, fino all’arrivo del Natale. Ieri padre Patton è tornato a Betlemme per presiedere la messa solenne nella chiesa latina di santa Caterina, alla presenza dei parrocchiani, del parroco fr. Rami Asakrieh e del vice parroco fr. Antonios Habib, che ha tenuto l’omelia.