“L’Avvento non esprime una sorta di eterno ritorno di Cristo fra noi, ma ci conduce alla perenne attualità della presenza di Colui che, per l’Incarnazione, ha scelto di assumere una condizione storica e si è fatto nostro compagno di viaggio”. Lo ha scritto mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, nella lettera pastorale “Egli è qui e cammina con noi” per il tempo di Avvento. “Egli fa strada insieme a noi” per cui “possiamo dire che l’Emmanuele è il Dio che accetta di fare esperienza sinodale con gli uomini”. Mons. Savino ha evidenziato che “il cristianesimo non è la religione del libro, ma è della storia: Dio non si è rivelato nella lettera, ma si è manifestato e si è donato nel cammino sinodale compiuto con Israele e infine dal Figlio suo, un cammino che lo spirito fa leggere, ricordare, attualizzare come parola sempre viva ed efficace”. Il vescovo di Cassano ha affermato che “la sinodalità che Cristo viene a condividere e che la Chiesa oggi riscopre non potrà risolversi in una mera faccenda di organizzazione, di pensiero e di vita intra ecclesiale”, perché “la sinodalità con gli ultimi è e sarà il vero banco di prova della autentico spirito di questa nuova fase della storia della Chiesa”.