Nell’ambito del bando Erasmus+ 2022, le organizzazioni interessate a offrire opportunità di studio all’estero, tirocini, apprendistati e scambi di personale nonché a progetti di cooperazione transfrontaliera in diversi ambiti dell’istruzione e della formazione, della gioventù e dello sport possono da oggi presentare le proprie proposte. A disposizione ci sono per il prossimo anno 3,9 miliardi, parte dei 26,2 miliardi di euro di cui dispone il programma per il periodo 2021-2027. “Il 2022 segnerà il 35° anniversario del programma, ma anche l’anno dedicato ai giovani”, ha ricordato il vicepresidente Margaritis Schinas, sottolineando che l’intenzione della Commissione è di “rendere l’esperienza del programma più inclusiva e di più ampia portata, per dare ai giovani l’opportunità di imparare e di viaggiare dopo molti mesi difficili”. Il bando pubblicato contiene delle novità: c’è spazio per progetti della durata di almeno 3 anni, che coinvolgano enti pubblici e privati con un’attenzione all’innovazione e alla transizione verde nell’istruzione; c’è più spazio per gli scambi con i Paesi terzi; anche DiscoverEu si rinnova nel senso dell’inclusione; saranno finanziati progetti nel contesto delle azioni Jean Monnet, per le scuole e agli alunni di tutte le età, per avvicinare e far conoscere l’Ue ai più giovani.
Sarà più semplice, sul piano burocratico, presentare domande che prevedano partenariati e cooperazioni. “Qualsiasi organismo pubblico o privato attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport può presentare domanda di finanziamento”, precisa la nota da Bruxelles, avvalendosi dell’aiuto delle agenzie nazionali Erasmus+ e dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura.