Violenza su donne: Istat, dopo il forte calo di denunce per maltrattamenti, stalking e violenza sessuale nel lockdown un nuovo aumento nei mesi successivi

Dai dati delle Forze di polizia emerge un forte calo delle denunce per maltrattamenti, stalking e violenza sessuale nei mesi del lockdown e un nuovo aumento nei mesi successivi. La diminuzione delle denunce di maltrattamento è soprattutto legata al maggiore controllo attuato da parte dei partner e dei familiari conviventi, conseguente al confinamento in casa. È quanto si legge nel report “L’effetto della pandemia sulla violenza di genere” per gli anni 2020-2021” diffuso oggi dall’Istat.
“Le misure restrittive contro la pandemia hanno sottolineato le differenze della violenza contro gli uomini e le donne”, viene spiegato: “Le donne sono uccise sempre di più tra le mura domestiche, da partner e parenti, e quindi non hanno tratto giovamento dall’indicazione di restare a casa. Gli uomini sono invece uccisi in prevalenza da persone che non conoscono, da conoscenti e nell’ambito della criminalità organizzata”. “La punta dell’iceberg della violenza, gli omicidi, è comunque stabile nel tempo per le donne (che vengono uccise con armi da taglio, da fuoco, armi improprie e, più frequentemente degli uomini, con le percosse o in altri modi, come l’asfissia e lo strangolamento)”.
Il rapporto tra i sessi delle vittime dell’anno 2020, di 170 uomini per 116 donne, è il più basso mai registrato, ed equivale a tre uomini ogni 2 donne, mentre solo tre anni prima, nel 2017, l’incidenza degli omicidi con vittime maschili era esattamente doppia rispetto a quella delle vittime al femminile (2 uomini, 1 donna). Le vittime di omicidio sono state circa 1,6 per 100mila maschi e 0,6 per 100mila femmine nel 2002 contro 0,6 e 0,4 nel 2020.
Nel report viene inoltre segnalato che la maggior parte delle donne (77,6%) nel 2020 è stata uccisa da un partner o da un parente (dato stabile nel tempo), ma nei mesi di marzo e aprile 2020 questa percentuale ha raggiunto rispettivamente il 90,9% e l’85,7%. Anche nel mese di novembre 2020, con l’acuirsi della pandemia, le donne uccise in ambito familiare da parenti sono state il 40%, quelle da partner il 60%.

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