Università Cattolica: mons. Giuliodori al Sir, “un secolo di impegno generoso in educazione giovani e presenza culturale dei cattolici nel Paese. Ora sfide planetarie”

(Foto Vatican Media/SIR)

Stamattina, in occasione dell’udienza generale di Papa Francesco il rettore, Franco Anelli, e l’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, mons. Claudio Giuliodori, hanno consegnato al Santo Padre la prima copia del volume in due tomi della Collana “Storia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore”, volume III, “Il Magistero della Chiesa per l’Università Cattolica del Sacro Cuore”, a cura di mons. Claudio Giuliodori ed edito da Vita e Pensiero (Milano 2021), per il quale il Santo Padre ha scritto la prefazione.
“Papa Francesco è stato molto contento di ricevere stamattina dal rettore e dal sottoscritto i primi due tomi con la sua prefazione, che dà un valore e un sigillo particolare a questa antologia dei documenti del Magistero riferiti all’Università Cattolica. Il Papa ha voluto dare continuità a quello che i suoi predecessori hanno sempre fatto da Benedetto XV ad oggi, confermando la vicinanza, l’affetto e il sostegno della Sede apostolica. Ora l’editrice, Vita e Pensiero, provvederà a mettere il volume a disposizione di chi avrà interesse a vedere questo tassello non secondario del Magistero della Chiesa”, dice al Sir mons. Claudio Giuliodori.
Il volume in due tomi, che complessivamente supera le mille pagine, contiene gli interventi dei Pontefici e della Conferenza episcopale italiana indirizzati all’Università Cattolica del Sacro Cuore dalla sua fondazione (1921) fino agli ultimi mesi di quest’anno (2021). “Tra le iniziative promosse per il centenario, per avere una visione di quello che l’Università cattolica ha rappresentato nella storia, nel cammino della Chiesa e del Paese, si è inteso fare una rassegna, il più possibile completa di tutto il Magistero della Chiesa, sia dei Pontefici, da Benedetto XV fino a Papa Francesco, sia della Chiesa italiana, in particolare da quando c’è la Conferenza episcopale italiana, quindi dal Concilio in poi, con le Giornate annuali dell’Università Cattolica – spiega mons. Giuliodori -. È una documentazione che impressiona per la quantità e la qualità, a significare proprio l’attenzione dell’autorità ecclesiastica nei confronti dell’Ateneo, nato sotto la spinta, il sostegno, la protezione dei Pontefici e costantemente sostenuto e incoraggiato nella sua missione. Un secolo di impegno generoso, intelligente nell’educazione dei giovani e nella presenza culturale dei cattolici nel Paese e nel servire la missione della Chiesa su quelle frontiere più avanzate, che sono quelle della cultura e dei vari ambiti del sapere, dall’economia alla psicologia, dalle lettere e dalla filosofia alla matematica, dalla medicina all’agraria”. Ci sono oggi, ricorda l’assistente ecclesiastico generale, “dodici facoltà che rappresentano tutto lo scibile umano. Nell’Università Cattolica la fede e la teologia, la visione cristiana, la Dottrina sociale della Chiesa si confrontano continuamente con tutti i saperi, proprio quello che Papa Francesco ha chiesto nella costituzione apostolica ‘Veritatis gaudium’. Credo che questa pubblicazione sia un tassello delle celebrazioni del centenario importante, che va a completare la storia dell’Università Cattolica”.
Guardando al futuro, mons. Giuliodori avverte: “Ci sono sfide planetarie. Se i primi cento anni dell’Università hanno documentato e certificato il suo affermarsi nel panorama nazionale, credo che la sfida del futuro sia quella di affrontare le grandi sfide del pianeta, che il Papa ha ben individuato con le ultime encicliche, Laudato si’ e Fratelli tutti, con le iniziative del Patto educativo globale e The Economy of Francesco, con tutti i progetti legati a un ripensamento del rapporto con il pianeta, in un processo di sostenibilità. Tutti questi temi impegnano l’Università nelle sfide del futuro che sono mondiali. I prossimi anni dovranno vedere anche lo sviluppo a livello internazionale dell’Ateneo. La facoltà di Medicina e Chirurgia già ha un prestigio che valica i confini internazionali: il Policlinico Gemelli, l’ospedale della facoltà, è stato riconosciuto non solo il migliore in Italia ma anche tra i più importanti al mondo e ha ricevuto il riconoscimento della Joint Commission”. Ormai “l’Ateneo è proiettato in modo significativo nello scenario europeo e internazionale”. “Le due grandi sfide – conclude il presule – sono proprio queste: affrontare i grandi temi che impegnano oggi l’umanità dal punto di vista della ricerca, ma anche curare la formazione, l’educazione e la Terza Missione e aprire e allargare gli orizzonti del suo servizio accademico e scientifico a livello internazionale. In tutto questo resta ferma la missione di declinare tutte queste prospettive con la visione, i valori, la tradizione cattolica”.

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