Conflitti, povertà, fame e crisi climatica stanno spingendo milioni di bambine e bambini sull’orlo del baratro. Lo afferma Save the Children alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra domani, 20 novembre. Diritti messi particolarmente a rischio in tutto il mondo dove pandemia, crisi climatica, carenza di vaccini contro il Covid-19, sfollamenti e conflitti continuano a mettere a rischio la vita, la salute, l’accesso all’istruzione e i diritti di milioni di bambine, bambini, ragazze e ragazzi. Nel mondo, più di 400 milioni di bambine e bambini vivono in aree di conflitto. Già prima della pandemia, 258 milioni di bambini in tutto il mondo, un sesto della popolazione totale in età scolare, non avevano accesso all’istruzione e oggi si stima che tra i 10 e i 16 milioni di bambini rischino di non tornare mai più a scuola perché costretti a lavorare o a contrarre matrimoni precoci. Intanto, fa sapere ancora Save the Children ogni anno più di 22mila bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci.
Come se non bastasse, il pianeta sta affrontando la più grave emergenza alimentare del 21° secolo con livelli di fame e malnutrizione mai raggiunti prima: sono circa 5,7 milioni i bambini sotto i cinque anni che sono sull’orlo della fame, oltre il 50% in più rispetto al 2019. Ogni anno muoiono oltre 5 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni e la malnutrizione continua a contribuire al 45% di questi decessi. Oltre 2 milioni di bambini muoiono dunque ogni anno anche a causa della malnutrizione, 1 ogni 15 secondi. Inoltre, secondo l’organizzazione, più di 1 miliardo di bambini vive in aree ad alto rischio di minacce climatiche e si stima che 710 milioni di minori vivano nei 45 paesi a più alto rischio di subire l’impatto della crisi climatica. Intanto il fenomeno migratorio a livello globale continua ad aumentare. Nel 2020 sono stati 35,5 milioni i bambini migranti o rifugiati fuori dai propri paesi e altri 23,3 milioni gli sfollati interni. Un aumento di quasi 10 milioni di bambini rispetto al 2015.