Giornata infanzia: Unicef, solo un terzo dei giovani dei Paesi ad alto reddito pensa che staranno meglio dei genitori

Mentre il 64% dei giovani dei Paesi a basso e medio reddito crede che i bambini del loro Paese staranno meglio economicamente dei loro genitori, i giovani dei Paesi ad alto reddito hanno poca fiducia nel progresso economico. Meno di un terzo dei giovani intervistati nei Paesi ad altro reddito afferma che i bambini di oggi cresceranno meglio dei loro genitori dal punto di vista economico. È quanto emerge da un sondaggio internazionale dell’Unicef e di Gallup lanciato in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre. Secondo l’indagine i bambini e i giovani sono quasi il 50% più inclini rispetto alle generazioni più anziane a pensare che il mondo stia diventando un posto migliore di generazione in generazione. Il sondaggio “The changing childhood project” è il primo del suo genere a chiedere a diverse generazioni il proprio sguardo sul mondo e com’è essere un bambino oggi. Sono stati intervistati più di 21.000 persone in due fasce di età (15-24 anni e 40 anni e oltre) in 21 Paesi. E sono state intraprese indagini rappresentative a livello nazionale in Africa, Asia, Europa, Nord e Sud America e fra tutti i livelli di reddito. I giovani (39%) sono in media quasi due volte più propensi degli adulti (22%) a identificarsi maggiormente con il sentirsi parte del mondo, rispetto alla propria nazione o zona. L’indagine rileva che i giovani “sono anche più propensi a pensare che l’infanzia stessa sia migliorata, con una maggioranza schiacciante che crede che l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la sicurezza fisica siano migliori per i bambini di oggi che per la generazione dei loro genitori”. La maggior parte dei giovani vede seri rischi per i bambini online, come vedere contenuti violenti o sessualmente espliciti (78%) o essere bullizzati (79%). Solo il 17% dei giovani dice di fidarsi “molto” delle piattaforme di social media per ricevere informazioni accurate.  Più di un terzo dei giovani riferisce di sentirsi spesso nervoso o ansioso, e quasi uno su cinque di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività. In media, il 59% dei giovani dice che i bambini di oggi affrontano più pressioni per avere successo di quanto abbiano fatto i loro genitori crescendo.

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