Nell’ambito delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, si apre oggi a Roma il convegno internazionale “Dante e le grandi questioni escatologiche”, promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre, la Pontificia Commissione Dantesca, la Fondazione per i Beni e le attività culturali e artistiche della Chiesa e la Fondazione Giancarlo Pallavicini (fino a domani).
Il convegno – ospitato presso l’Università Roma Tre – Aula Magna di Lettere, via Ostiense 236 – viene aperto dal saluto del rettore dell’Ateneo, Luca Pietromarchi, cui seguirà quello del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione Dantesca. Interverranno autorevoli studiosi di tutto il mondo, autori di ricerche in diversi ambiti: teologico e biblico, linguistico e filologico, filosofico e storico-artistico.
Tre le sessioni del convegno per illuminare tre grandi temi presenti nella tradizione secolare in cui l’Alighieri affonda le radici: la visione divinamente ispirata, la risurrezione delle anime e dei corpi alla fine dei tempi e l’angelologia. Ciascuno di questi temi ha il suo fondamento nella Bibbia e giunge a Dante attraverso la mediazione delle opere di esegesi biblica, riflessione filosofica e teologica maturate sia nel silenzio dei chiostri monastici, sia in seno alla Scolastica, sia all’interno degli Ordini mendicanti. “In questo modo – spiegano gli organizzatori – il Pontificio Consiglio della Cultura intende onorare la memoria di Dante, che agli occhi dei suoi contemporanei si presentò come poeta depositario di una visione, e che per noi oggi è testimone e vivido custode delle radici gloriose della nostra civiltà”. Durante il convegno è prevista anche la recitazione di alcuni brani della Commedia a cura della Compagnia del Teatro Libero di Rebibbia.