Nell’estate 2021 il turismo europeo ha registrato i primi timidi segnali di ripresa post pandemia; anche se i numeri mostrano ancora segno meno. Lo comunica Eurostat in uno studio diffuso oggi. In particolare, ad agosto 2021 si sono verificati “i segnali più promettenti di recupero rispetto ai dati pre-Covid in termini di numero di notti trascorse in strutture ricettive turistiche nell’Ue, come alberghi, case-vacanza e altri alloggi di breve durata, e campeggi”. Lo scorso agosto si è registrato un calo del 20% rispetto ad agosto 2019, mentre agosto 2020 aveva visto un calo del 30% rispetto ad agosto 2019. Si sono visti segnali di ripresa anche a luglio (-29% nel 2021; -40% nel 2020) e a giugno (-51%; -70%). Mentre considerando tutto il 2021, aprile ha registrato il maggior calo del numero di notti trascorse in alloggi turistici (-81% rispetto ad aprile 2019). Tuttavia, l’aprile 2020 aveva visto un calo del 95% rispetto all’aprile 2019. Durante i mesi estivi, da giugno ad agosto, 856 milioni di notti sono state trascorse in hotel e alloggi turistici dell’Ue: un calo del 31% rispetto all’estate pre-Covid del 2019. Il numero di notti trascorse in strutture ricettive turistiche è diminuito in tutti gli Stati membri a luglio e agosto 2021 rispetto al 2019: da -48% in Grecia a -5% nei Paesi Bassi. Il calo è stato superiore al 25% in 10 su 24 Stati membri analizzati. Tuttavia, rispetto al 2020, il numero di notti trascorse in hotel e strutture turistiche nel periodo giugno-agosto 2021 è aumentato in quasi tutti gli Stati membri. Solo la Lettonia ha mostrato un calo (-16%).