La recente decisione di Israele di mettere fuori legge 6 Ong palestinesi impegnate in diversi campi della società civile “accresce la preoccupazione” delle agenzie delle Nazioni Unite e dell’Aida, l’Associazione delle agenzie di sviluppo internazionale (che rappresenta 83 ong che lavorano nei Territori Occupati). In una nota congiunta le agenzie Onu e Aida affermano che “la decisione è un’ulteriore erosione dello spazio civico e umanitario e limita in modo significativo il lavoro delle sei organizzazioni che hanno lavorato con la comunità internazionale, compresa l’Onu, per decenni, fornendo servizi essenziali a innumerevoli palestinesi”. “Ad oggi nessuna delle agenzie delle Nazioni Unite, né delle organizzazioni dell’Aida ha ricevuto documentazione scritta che possa servire come base per le accuse”, ha affermato Lynn Hastings, coordinatrice umanitaria e residente delle Nazioni Unite per i Territori palestinesi occupati. “La legislazione antiterrorismo – si ribadisce nella nota – deve essere conforme agli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dal diritto internazionale sui diritti umani, che includono il pieno rispetto dei diritti alla libertà di associazione e di espressione. L’ampiezza della legislazione antiterrorismo israeliana del 2016 e il suo impatto sulla presunzione di innocenza pongono serie preoccupazioni ai sensi del diritto internazionale”. Da qui il rinnovo dell’impegno da parte delle agenzie Onu e di Aida “a difendere il diritto internazionale e le organizzazioni della società civile che promuovono il diritto internazionale umanitario, i diritti umani ei valori democratici”.