Il card. Ernest Simoni ieri a Firenze, dal centro del ponte alle Grazie, in occasione del 55° anniversario dell’Alluvione del 4 novembre 1966, su invito dell’associazione “Firenze Promuove” e del presidente del Consiglio comunale, ha benedetto il fiume Arno, alla presenza delle massime autorità cittadine e militari e del Gonfalone della città, decorato da Papa San Paolo VI, la notte di Natale nel duomo di Firenze, con la Medaglia d’Oro del Concilio Vaticano II, unico gonfalone al mondo ad aver avuto questo onore. “Gesù – ha detto il porporato – ha creato tutte le leggi divine, da buoni cattolici dobbiamo mettere Gesù al primo posto. Gesù è sempre con noi e la Madonna ci protegge. Dobbiamo dare la speranza con tutto il cuore al popolo, e la benedizione del cielo, perché tutto il popolo d’Italia sia in luce, pace, amore e felicità, Dobbiamo amare e pregare, è questo che conta. Viva il popolo di Firenze e d’Italia”.
Dopo la benedizione è stata gettata in Arno la corona d’alloro in ricordo delle 17 vittime della città e delle 18 della provincia di Firenze, tra cui figurano due bambini di soli tre anni. Fino al 1995 la città non aveva più ricordato l’anniversario né la storica visita di Papa Montini la notte di natale, 55 giorni dopo la tragica alluvione. Paolo VI riversò sulla città aiuti di varia natura, destinati sia alla popolazione alluvionata che al recupero delle opere d’arte, fino alla costruzione, ex novo, di una casa di riposo per persone anziane in via Cimabue, che ancora oggi è una eccellenza in questo campo.