“Noi, uomini e donne della Presidenza diocesana dell’Azione cattolica di Terni-Narni-Amelia, vogliamo dirvi tutto il nostro rispetto e offrirvi tutta la nostra amicizia; voi – come altri fratelli – non siete fuori dalla nostra comunità”. Si apre così la lettera aperta dell’Ac di Terni-Narni-Amelia, dedicata alle donne oggetto dell’ordinanza anti-prostituzione firmata dal sindaco di Terni Leonardo Latini.
“Conosciamo o almeno intuiamo i ricatti vili e ignobili che spesso opprimono le vostre vite e avvertiamo come dovere denunciarli e porci al vostro fianco”, prosegue il documento. “Tante volte Gesù ci ha rialzato dalla polvere in cui altri ci avevano gettato o nella quale ci eravamo cacciati! … e quante volte anche con noi Gesù ha dovuto farlo di nuovo. La sua mano tesa, il suo sguardo dolce, la sua parola possono avere mille nomi, ma sono per tutti”. “Per questa ragione – si legge ancora nel messaggio – sentiamo il dovere di dire pubblicamente che leggi e norme devono essere accettate solo se efficaci, se non si fanno aggirare spostandosi di cinquecento metri; solo se giuste, se non lasciano nella penombra le responsabilità dei maschi e del maschilismo nel mercato del sesso; solo se non difendono il pudore in un caso e non in altri dieci, pudore ferito nelle nostre strade anche altrimenti; solo se non ripetono il già prescritto, con una ripetizione che evidentemente ha scopi solo in piccola parte propriamente giuridici”.
“Sorelle nostre, perdonateci per le volte che vi abbiamo scansato”; vogliamo, “sollecitati dal Vangelo, imparare a camminare insieme verso un po’ più di libertà e di giustizia” Un appello infine a “concittadine e concittadini ternani: riprendiamo insieme e con più forza l’impegno per la qualità civile di tutte le nostre istituzioni pubbliche: di quelle politiche, certamente, ma anche di quelle della famiglia, della scuola, della Chiesa e delle comunità religiose, delle imprese e altre ancora. Rialziamoci e riprendiamo il cammino senza lasciare per strada nessuno”.