Papa Francesco: udienza, “la Chiesa non è una fitta mole di comandi e precetti”. “Facciamo tanta burocrazia per dare un sacramento”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé: la mia vita porta a questi frutti che lo Spirito mi dà?”. È l’interrogativo che il Papa ha esortato a porsi, durante la catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata ancora una volta alla Lettera ai Galati. “I primi tre elencati sono l’amore, la pace e la gioia”, ha proseguito Francesco: “da qui si riconosce una persona abitata dallo Spirito Santo, una persona che è in pace, che è gioiosa e che ama: con queste tre tracce si vede una vita secondo lo Spirito”. Secondo il Papa, “questo insegnamento dell’apostolo pone una bella sfida anche alle nostre comunità”. “A volte, chi si accosta alla Chiesa ha l’impressione di trovarsi davanti a una fitta mole di comandi e precetti”, la denuncia di Francesco, che ha esclamato a braccio: “Ma no, questa non è la Chiesa, questa può essere qualsiasi associazione!”. “Non si può cogliere la bellezza della fede in Gesù Cristo partendo da troppi comandamenti e da una visione morale che, sviluppandosi in molti rivoli, può far dimenticare l’originaria fecondità dell’amore, nutrito di preghiera che dona la pace e di gioiosa testimonianza”, la tesi del Papa: “Allo stesso modo, la vita dello Spirito che si esprime nei Sacramenti non può essere soffocata da una burocrazia che impedisce di accedere alla grazia dello Spirito, autore della conversione del cuore”. “E quante volte – il mea culpa a braccio – noi stessi, i preti o i vescovi, facciamo tanta burocrazia per dare un sacramento, per accogliere la gente, e la gente dice: ‘questo non mi piace’ e se ne va, e non vede in noi tante volte la forza dello Spirito che rigenera”. “Abbiamo dunque la grande responsabilità di annunciare Cristo crocifisso e risorto animati dal soffio dello Spirito d’amore”, ha concluso Francesco: “Perché è solo questo amore che possiede la forza di attirare e cambiare il cuore dell’uomo”.

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