(da Taranto) “Questo tempo ci ha smascherati, ha tirato fuori le nostre vulnerabilità, ci ha fatti scoprire deboli, impauriti e indifesi e perciò chiediamo il coraggio di essere sinceri; l’abbiamo chiesto all’inizio della celebrazione proprio perché vogliamo farci vedere così come siamo. Solo se ci lasciamo ‘prendere’ dall’amore di Dio possiamo conoscerci e riconoscerci per quello che siamo. E questo coraggio di essere sinceri lo chiediamo qui a Taranto”. Mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, ha presieduto la messa che ha aperto la giornata alla Settimana sociale dei cattolici italiani nella concattedrale di Taranto. Durante l’omelia ha affermato: “Lo chiediamo – il coraggio – in una città che ha saputo mostrare nel corso degli anni la sua fragilità, le sue crepe più intime e oggi con grande tenerezza si dona allo sguardo di tutti, ci accoglie tra le sue strade e le sue strutture, ci invita a guardare meglio quello che spesso abbiamo visto in tv. E noi vogliamo esserci, cioè essere qui con quell’orientamento e un cuore sincero innamorato di Dio che soli possono insegnarci come prenderci cura di Taranto e di tutte le città e i paesi che noi abitiamo: questa mi sembra la postura giusta per questi giorni così intensi”.
“Tutti noi, ognuno nel suo stato di vita, siamo stati invitati qui perché possiamo imparare a prenderci cura delle città, delle nostre strade a guardare con occhi diversi i problemi e le bellezze di tutto quanto ci circonda. Abbiamo bisogno – ha affermato mons. Russo – di nutrirci di quell’orientamento e quella sincerità in Cristo che ci rendono cittadini del mondo pienamente inseriti nelle città in cui viviamo”.